Commento pubblicato sul forum di Orlando Pizzolato.
Sono pienamente convinto che in Italia il sistema
dell'informazione (giornali, tv, ecc.) sia COMPLETAMENTE SCADUTO. L'importante
è portare qualsiasi notizia a livello di talk show, rovesciando spesso il senso
delle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati, purchè quanto riportato
sulla carta stampata o mandato in onda in tv risponda al solito clichè......
BISOGNA FARE SPETTACOLO!!!
Quindi hai fatto bene Orlando a pubblicare questi
chiarimenti.
Io ho praticato per molti anni l'alpinismo, continuo ancora
oggi a praticare lo sci alpinismo, vado in montagna ogni volta che il tempo me
lo permette, da qualche anno ormai ho lasciato le corse su strada, passando,
prima alle gare trail corte per poi approcciare ai trail lunghi e alle
ultratrail.
Devo ammettere che spesso ho visto trailer che, a mio
modesto parere, sottovalutano completamente l'ambiente in cui ci si trova con
il percorso della gara, non so se il motivo derivi dal fatto che questi atleti,
arrivando dal mondo della corsa su strada, mancano di esperienza in montagna o
se invece sono troppo fiduciosi delle proprie prestazioni fisiche e quindi sono
convinti di poter superare agevolmente ogni eventuale difficoltà.
A mio avviso, soprattutto quando si affrontano gare di
ultratrail, dove ci sono passaggi un quota, dove si possono trovare condizioni
meteo difficili, dove il percorso è lungo e anche la stanchezza gioca la sua
parte, bisogna sempre fare affidamento sulle proprie capacità e sui materiali
che ci si porta nello zaino per l'autosufficienza. Fare affidamento solo
sull'organizzazione della gara per eventuali soccorsi può essere pericoloso. Va
anche detto, che la velocità favorisce il disimpegno da queste situazioni e che
il comportamento di pochi non deve essere l'indice per definire il
comportamenti dei tanti.
Detto questo, sono assolutamente in disaccordo quando si
cerca di demonizzare una disciplina sportiva, praticata da persone che amano
vivere la propria vita in natura e che amano profondamente la montagna,
assumendosi tutte le responsabilità che ne derivano, pubblicando notizie
frivole, spesso non verificate e non corrispondenti alla realtà (vedi il caso
del soccorso a Kilian - chi ha approfondito la notizia sa di cosa parlo), che
servono solo a gettare discredito su una categoria di atleti, facendoli passare
da sconsiderati incoscienti, e a far apparire ai molti il trail come uno sport
da bandire magari attraverso ordinanze comunali (quello che sta succedendo
sempre più spesso con lo sci alpinismo).
Pertanto, per chiudere, io penso che prima di esprimere
opinioni o sentenze, bisognerebbe capire e comprendere le motivazioni per cui
una persona decide di effettuare una attività sportiva come il trail,
affrontando gare impegnative e affrontando, sicuramente con coscienza, i rischi
che ne derivano, partendo dal presupposto che gli stili di vita possono essere
molto diversi gli uni dagli altri.
Massimo M.