lunedì 28 dicembre 2015

ATTENZIONE! Variazione Tariffe Iscrizioni Cro Trail

L’associazione trail du Cro vi augura un felice 2016 e Vi ricorda che al 31/12 scade la tariffa agevolata per le iscrizioni aL Cro Trail, al trail del Marguareis e al trail della Riviera Francese
(vedi dettagli sul sitowww.crotrail.com).
La mancanza di neve ci ha permesso di testare il nuovo percorso in altura che Vi stupirà e stregherà;
come sempre il Cro sarà una gara ruvida... spigolosa... affascinante... spettacolare da togliere il fiato,
 l’unica gara internazionale che dalle Alpi porta al mare, un sogno che puoi realizzare oggi ad un prezzo particolarmente vantaggioso.
NON TARDARE, L’ULTIMO GIORNO A PREZZO SPECIALE SARA’ IL 31 DICEMBRE 2015!!
TRAIL DU CRO



mercoledì 23 dicembre 2015

CALENDARIO EVENTI MALANDRINI 2016



03 Aprile


L'evento, inserito all'interno del Circuito Toscano UISP, è alla sua 4° edizione. Sono previste alcune novità di percorso molto interessanti per quello che, già oggi, è considerato tra i percorsi più tecnici della toscana. Il luogo di partenza potrebbe subire dei cambiamenti visti i numeri ormai importanti dell'evento. A breve info sul nostro sito.

05 Giugno


Alla 42 km e alla 21 km si aggiunge quest'anno unULTRA di 60 km e 3000 mt D+. Il successo del 2015 e le tante richieste fatte ci hanno spinto a proporre già dal 2016 la seconda edizione di quella che si propone già come una classica. Qualche novità anche per il percorso della 42 km... ANCORA PIU' WILD!!!

12 Giugno


90 km e 6000 mt D+, ecco cosa ci aspetta per il 2016. Il Malandrino è parte integrante della Banda, nato praticamente insieme a noi e quindi non potevamo mancare all'appuntamento come tutti gli anni. Ma proprio come per il 2015 il TDM ci saràma SOLO PER AMICI AD INVITO. Non si tratta più di una gara ma di UN VIAGGIO, una bellissima traversata, sotto forma di TA.

venerdì 18 dicembre 2015

Dolomiti Winter Trail


Immagine incorporata 1






















Dolomiti Winter Trail, gara di corsa su neve che si terrà il prossimo 14 Febbraio 2016 a Sappada.

La manifestazione  prevede alcuni appuntamenti collaterali dedicati, tra cui una sessione di YogaxRunners con l'insegnate e Trail Runner Tite Togni.
Ci sarà inoltre l’occasione di correre fianco a fianco con alcuni grandi campioni di trail running come ad esempio l'atleta del team Grivel Pablo Criado Toca e l'atleta del team Mammut Jimmy Pellegrini.

Si potranno scegliere due percorsi : uno più semplice su una distanza e dislivello che possono essere affrontati anche dai meno esperti (8km, 400 D+), ed uno più impegnativo (15Km, 700 D+) e spettacolare per chi, invece, è più preparato.
Sul sito www.dolomitiwintertrail.it è possibile trovare il regolamento completo e tutte le info per iscriversi alla gara.

venerdì 27 novembre 2015

COS'E' LO SPIRITO TRAIL

PUBBLICO CON PIACERE UN PEZZO DI MANUELA SABBATINI... da leggere!

Caterina..ieri mi hai fatto una domanda..cos'è per te lo Spirito Trail?
Sinceramente avevo talmente tante cose da dirti che mi son limitata a dirti "quello che ho scelto, che sento e quello che faccio"..ma vedrò ora di darti una risposta più dettagliata:
Lo Spirito Trail è Aiutare innanzitutto un atleta in difficoltà se ne ha bisogno, e non perché ti potrebbero squalificare all’istante, ma perché te lo senti dentro. Mi viene subito in mente quando l’anno scorso, forse due, al Trail degli Eroi, un ragazzo si ruppe un piede quasi subito dopo la partenza, pioveva e io mi son fermata, l’ho spogliato e rivestito con abiti asciutti e ho aspettato i soccorsi, poi me ne andai e non mi fecero passare al cancello perché ero fuori tempo. Sono passata senza sentire ragioni (avevo fatto troppi km in macchina per non concludere quella gara!). Arrivai quasi ultima al traguardo con ginocchia sbucciate seriamente da due cadute, ma anche lì un signore mi aiutò a tirarmi su… ecco questo è lo Spirito Trail in primis. Aiutarsi anche quando si è "avversari", anche chi non conosci...
Lo Spirito Trail è educazione e rispetto, verso la natura…. non sopporto più vedere neanche un bicchiere fuori dal bidone dei rifiuti...
Lo Spirito Trail accomuna persone folli, dannatamente resistenti alla fatica e ai dolori, ed ecco che ho trovato persone che sono tuttora tra i miei migliori amici, c è qualcosa che ti lega dentro che va oltre tutto il contorno del quotidiano...
Lo Spirito Trail è fregarsene della cena pre_gara, delle barrette, dei gel, si parte punto e si arriva punto..e se hai mal di stomaco, non hai problemi di toilette …. quindi libertà assoluta...
Lo Spirito Trail è la scoperta di una natura che difficilmente vedrei "in vacanza"...
Lo Spirito Trail è condivisione di viaggi, di momenti, di solitudine, delle tue paure di notte, di poter cantare da sola come succede in mezzo al bosco, di sentirti uno spirito libero...
Poi è vero..nello Spirito Trail è presente anche la competizione, sennò non si spiegherebbe del perché ci iscriviamo alle gare, spendendo soldi, facendo centinaia di km, potremmo andarci lo stesso senza iscriverci...poi ognuno ha il libero arbitrio di cosa intende per competizione, il mio da sempre è : “Parto, Non mollo, e se sto per raggiungere il traguardo e ho ancora benzina la uso tutta”.
Un grande Valentino Caravaggio mi disse : “Manu devi arrivare al traguardo che non hai più niente, dopo il traguardo non ti serve energia!”.
E quella frase la riporto tuttora a distanza di anni ogni volta che manca poco alla linea finisher. Devo arrivare quasi morta per poter dire a me stessa di più non avrei potuto, questo davvero conta per me. La Mia stima, quella che mi fa tornare a casa orgogliosa di me. Il contorno, un complimento, una stretta di mano, è solo un piacere aggiunto. Pensa poi che quelle poche volte che son salita su un podio ero anche in imbarazzo, figurati se quello è orgoglio per me.
E se riesci a portare questo spirito nel quotidiano allora hai fatto centro!
Manuela Sabbatini

venerdì 16 ottobre 2015

I TRAIL PER BAMBINI INVADONO I COLLI EUGANEI



Ecco un'altro bel articolo sull'ultimo Mini Trail.
Queste gare per bambini, grazie all'impegno e alla grande organizzazione di Matteo Grassi, stanno avendo enorme successo e portano sempre più bambini a cimentarsi nella corsa in natura.



giovedì 8 ottobre 2015

LISA BORZANI INTERVISTATA DA PSICHE & SPORT



Lisa Borzani è una ultratrailer che corre per l’Atletica Amatori Chirignago.

Bronzo a squadre ai mondiali ultratrail di Annecy 2015, come anche in Galles nel 2013.

Lisa Borzani si è inoltre aggiudicata numerose importanti competizioni a livello nazionale e internazionale.

Ciao Lisa, a volte il primo passo di una gara inizia mesi o anni prima con un’idea, un desiderio o un sogno che vogliamo realizzare. Per te in che modo i “sogni” sportivi influenzano il tuo allenamento e le tue gare? In che modo? L’influenza è solo positiva o può anche essere negativa?

Sicuramente avere un obiettivo, indipendentemente che questo sia un semplice obiettivo o un sogno è secondo me è notevolmente importante. La motivazione e l’impegno che “metti” sono due aspetti funzionali al raggiungimento di ciò che vuoi ottenere e sono connessi al porsi degli obiettivi. Anni fa ho visto il mio compagno Paolo partecipare al Tor de Geants e, in quel momento, mi sono detta “anche io parteciperò”, ponendomelo come obiettivo. Questo mi ha trasmesso una grande motivazione per allenarmi e per arrivare pronta all’appuntamento. Sicuramente l’avere un obiettivo o un sogno ha una valenza positiva e mi riesce difficile considerarlo negativo. Anzi! Credo che l’avere un obiettivo ti permetta di stringere i denti, facendoti uscire per l’allenamento anche quando non ne avresti voglia. Senza una meta da raggiungere ci sono cose che non faresti mai.

Nel porsi obiettivi a lungo termine, secondo te quali sono i tratti caratteriali che maggiormente possono favorire, per uno sportivo, questo processo di pianificazione e l’iter di avvicinamento e di concretizzazione dell’obiettivo?

Come diceva un mio ex allenatore, la virtù principale dell’ultramaratoneta è la pazienza. Credo sia importante saper pianificare con pazienza, senza avere il desiderio di bruciare le tappe. Questo aspetto è fondamentale soprattutto nelle fasi iniziali, poi entrano in gioco la perseveranza e la resistenza mentale. Se una persona si pone un obiettivo distante nel tempo, anche tre o quattro mesi, può capitare che all’inizio sia pieno di voglia ed entusiasmo, ma durante la preparazione abbia dei cali motivazionali. La resistenza mentale quindi sicuramente aiuta. Altre caratteristiche psicologiche sono senza dubbio la motivazione, la determinazione e la voglia di raggiungere l’obiettivo prefissato. Ricapitolando credo che gli aspetti centrali siano quindi: pazienza; resistenza e alti livelli di motivazione. Oggi va molto di moda la parola resilienza e credo che riassuma bene quanto sia necessario per raggiungere un obiettivo a lunga scadenza.

Pensando alle tue gare, credo che una tua dote sia la resistenza. Ripensando alla tua vita, fin da quando eri bambina, c’è stato un momento o un’esperienza in cui ti sei accorta che eri portata per “la resistenza” e che la sensazione di superare la fatica ti poteva piacere?

Seppure io riesca nelle gare dove c’è da resistere, ho l’impressione che non sia io che so resistere ma che siano gli altri a mollare. Non credo di avere livelli di resistenza oltre il normale. Mi viene però in mente che fin da bambina sono stata abituata alla resistenza. Ho il ricordo di vacanze passate a casa con la mia famiglia dove la mattina uscivo con mio papà e andavamo a camminare per ore e ore per raggiungere un paese vicino o per andare a trovare mia nonna. Mia nonna abitava a 30 chilometri di distanza. Questo ci permetteva di far trascorrere il tempo. Camminare per ore, alternandolo la camminata a delle corsette è una cosa che ho fatto fin da bambina ed è quindi nel mio DNA. Credo che questa forma mentis mi sia stata trasmessa da mio padre come “cosa” normale.

A livello esistenziale, quale definizione daresti alla parola fatica? Cos’è per te la fatica?

La fatica è quella sensazione che provi quando vuoi andare un po’ oltre i tuoi limiti. Quando vuoi spingerti un po’ più in là rispetto al tuo standard per riuscire a migliorarti, conseguendo un passo in avanti. Senza lo sforzo, che la fatica stessa implica, non potresti raggiungere un obiettivo. Vedo la fatica anche come un mezzo per dare sale a quello che fai. Un obiettivo raggiunto con fatica ha sicuramente un sapore diverso rispetto ad un obiettivo raggiunto senza sforzi. Nel linguaggio comune normalmente gli viene conferita una connotazione negativa, perché implica un disagio. Bisogna però considerare che è anche un mezzo per raggiungere situazioni molto piacevoli come ottenere un risultato sperato come portare a termine un trail particolarmente impegnativo o un determinato posizionamento in classifica.


Per te, in ambito sportivo, esiste un pensiero felice dotato di una forte carica energetica? Un pensiero “batteria”, che ti permette di andare avanti anche quando le risorse fisiche sembrano ormai al lumicino?

Quando, in un trail o in un ultratrail, vado in crisi, mi concentro sul famoso qui ed ora. Mi concentro sul momento che sto vivendo, dicendo a me stessa che ce la posso fare e che tante volte dalle crisi sono uscita. Le crisi passano. Come sono venute, se ne vanno anche via. Il pensare alla temporaneità mi aiuta molto ad uscire da questi momenti di disagio. Non è scritto da nessuna parte, infatti, che le crisi devono perdurare per ore ed ore o che dureranno per tutta la gara. Questi pensieri mi danno sollievo e mi permettono di essere ottimista rispetto al superare la crisi che sto vivendo.

Ci sono dei pensieri invece da cui attivamente ti tieni lontana, perchè sai che questi potrebbero nuocerti a livello motivazionale compromettendo le tue gare?

Assolutamente sì! Questo è il mio tallone d’Achille! Sono consapevole che, certi pensieri, certe persone, certe frasi e certi sguardi impressi nella mia memoria, devo tenerli lontani in ogni modo, per tutta la durata della gara. Questa la vivo come una grande fatica, perchè questi pensieri si annidano tra le pieghe della mia mente e tenerli fuori risulta a volte difficile. Nonostante questo, devo riuscirci a tutti i costi perchè una volta entrati rischiano di compromettere le mie gare. Alcune mie gare infatti sono andate “a farsi friggere”, proprio perchè mi sono concentrata su uno sguardo negativo o su una parola detta da una determinata persona in una determinata situazione.

Hai qualche strategia per rimandarli al mittente?

Come ti dicevo questa per me è la parte più dura. L’energia e gli sforzi che mi richiede non fare arrivare questi pensieri alla mente è notevole, ma so che che se non dovessi farcela poi diventa molto dura. La strategia è quindi quella di farli morire prima che nascano, prima che arrivino alla mente. Posso concentrarmi su qualcosa di concreto come mangiare un pezzo di cioccolata o una barretta. Posso concentrarmi su sensazioni fisiche come masticare o come il sapore che ho in bocca. Sposto l’attenzione dalla mia mente alle mie sensazioni fisiche, facilitando la sperimentazione di sensazioni positive, ad esempio cercando un pezzo di cioccolata nello zaino. Questo lo trovo d’aiuto.

Se lo sport, in questo senso intendo i trail e gli ultratrail ti avesse modificato a livello caratteriale, secondo te quali sono gli aspetti su cui questo cambiamento è avvenuto?

Secondo me l’ultratrail mi ha reso più paziente. Tempo fa, otto ore in ufficio, seduta davanti a un computer, mi sembravano interminabili. Ora penso che sono solo la metà di quelle che passo in mezzo ai boschi a correre. Anche il lavoro, come la crisi, ha quindi un termine. Mi ha permesso, quindi, di avere una concezione diversa del tempo che passa, rendendomi di conseguenza più paziente nello svolgere le attività che non mi piacciono. Anche la possibilità di entrare e uscire continuamente da momenti di crisi mi ha reso più resiliente. Andando spesso in montagna ho imparato ad apprezzare di più le cime ed i paesaggi della natura, scoprendo delle bellezze incredibili, che credo mi abbiano arricchito molto. Questi apprendimenti cerco di metterli in pratica nella vita di tutti giorni, perché sento che mi aiutano a vivere meglio. Penso quindi che se l’ultratrail mi ha modificato, lo ha fatto in meglio.

Nell’ambiente dell’ultratrail le tue sfide col tuo compagno Paolo sono ormai famose. Il fatto di allenarvi insieme e fare quasi sempre le stesse gare a ritmi simili in che modo senti possa essere un fattore motivante e in che modo lo può essere meno?





Non posso neanche concepire che questo possa essere uno svantaggio. Pianificare con lui le gare e condividere con lui tempo e le esperienze secondo me è un grossissimo vantaggio, perchè ho al mio fianco una persona che mi capisce rendendo meno probabile la nascita di difficoltà. A livello motivazionale è inoltre, per me, importantissimo avere il suo appoggio. Se sentissi che non approva la mia partecipazione ad una gara, credo che non ne prenderei parte o se lo facessi non renderei al meglio. Credo sia una bellissima opportunità poter condividere una passione e questo tipo di vita e questa condivisione ci permette di crescere come coppia. Un trail, inoltre, ti va bene quando hai una condizione di vita e famigliare che ti permette di correre con la mente libera. Sapere che ho l’appoggio di Paolo e che lui è per me un compagno in tutto e per tutto mi infonde un senso di sicurezza e una serenità che diventano per me un valore aggiunto in corsa.

Gareggi tutto l’anno, quasi ogni weekend, su distanze spesso molto lunghe. A volte ti sono state rivolte critiche per questo. Anche se molte di queste gare le utilizzi come allenamento, pensi che ti intacchino un po’ le risorse di resistenza mentale, oppure sono sempre allenanti anche sotto questo punto di vista?

Per me correre è sempre un gran piacere, per cui lo faccio sempre molto volentieri e nelle gare trovo uno stimolo che non trovo in allenamento. Non è sempre agevole andare ore e ore da sola per monti e avere la possibilità di prendere parte a una gara diventa per me un vantaggio. Molte persone mi dicono che gareggio troppo, ma io mi diverto, ci metto passione e impegno e quando arrivano dei bei risultati sono anche contenta. Mi alleno e gareggio anche per questo, non voglio fare finta di non essere competitiva. Inoltre avendo un lavoro, non potendo vivere di solo trail, non devo rendere conto a qualcuno e quindi cerco di godermela.Dal punto di vista mentale non mi sento assolutamente provata, non sento le energie mentali che se ne vanno. A differenza di molti io non vedo la gara come un appuntamento in cui devo dimostrare qualcosa a qualcuno, ma come un momento per divertirmi e per fare il meglio che posso. La gara inoltre può essere anche un allenamento in vista di un obiettivo futuro. Ad esempio, per preparami al Tor de Geants ho partecipato a molte gare lunghe, nell’ottica di arrivare nel migliore dei modi a questo evento. Quando ho partecipato alla Dolomiti Skyrun, all’Orobie e alla Lavaredo ero consapevole che arrivavo da un periodo di carico e che i risultati sarebbero potuti essere buoni o meno. A livello mentale, però le energie non mi sono mai venute meno. Inoltre un mio parere personale è che in Italia molti top runner non si allenano a sufficienza e questo, a mio avviso, spiega il motivo per cui non riusciamo ad emergere, a livello maschile, sulle lunghe distanze. Quattro o cinque ore di allenamento non credo siano un gran lungo e in Francia infatti molti atleti lavorano più di noi.

Vedendo da spettatore le gare di ultratrail, una domanda che sorge spontanea riguarda il rapporto tra fatica e divertimento. Quale secondo te è il rapporto, a livello quantitativo, tra fatica e divertimento?

Se ti rispondessi che mi diverto e basta mentirei. Ci sono dei frangenti in cui la frase “chi me l’ha fatto fare” emerge, però la componente della soddisfazione e del divertimento è sempre prevalente. Forse più che divertimento puro c’è una componente di soddisfazione che è sempre presente nei miei allenamenti e nelle mie gare. Una sensazione di godimento e di appagamento connesso ad un buon risultato o unicamente legato all’aver preso parte ad una gara che ti piace molto è sempre presente. Passare in posti che amo, come la Val D’Aosta e le sue vette, è già una ragione che mi spinge a partecipare a queste gare. La fatica e lo sforzo sono presenti, ma lo sono in proporzione inferiore rispetto ai lati positivi che ti regala la partecipazione ad un trail.





venerdì 25 settembre 2015

IL TOR DI LISA BORZANI


Non me lo toglierò finchè l’usura non me lo strapperà via. Gliel’ho promesso.

E’ stato, di fatto, l’unico compagno di viaggio che non mi ha mai abbandonato nei giorni del mio Tor.
Fedele, onnipresente, testimone silenzioso, e ne ha viste di tutte i colori….
Ha visto la prima festosa giornata di Tor, tra la folla colorata di La Thuile e del rifugio Defeyes che mi incitava e applaudiva e mi dava più carica di un pieno di carboidrati!
Ha scollinato con me a passo Alto e al Crosatti e poi al Col Finestra e all’Entrelor…. ed al Loson con la neve ed il vento che solo al ricordo mi viene ancora la pelle d’oca!
Ha ricevuto le cure amorevoli e preziose nei bivacchi eliotrasportati sull’Entrelor e sul Loson e alle basi vita, là dove una parola cara o uno sguardo materno o un abbraccio “vero” fanno la differenza tra l’essere  trailer e l’essere partecipanti al Tor Des Geants. Ha ricevuto con me tutte le attenzioni che solo i “volonTOR “ di questa gara sanno regalare a tutti i partecipanti.
È riuscito a darmi forza, inconsapevolmente, quando nella solitudine di una fredda e nebbiosa notte tra la Fenetre d’Ersaz e la Fenetre du Tsan, mi ha ricordato che “ero al Tor”..... mi ha ricordato che anche se ero l’unico essere umano lassù nel raggio di qualche chilometro in realtà avevo molti amici in gara e non che mi supportavano a distanza e tifavano per me.
Ha condiviso le mie emozioni quando il mio cuore ha cominciato a battere più forte sia per lo sforzo che per l’adrenalina perché Denise era più vicina, perché ero felice e soddisfatta di “battagliare” dando tutta me stessa con l’atleta che mi precedeva e che stimo molto.

Ha sognato con me quelle cime dei Giganti che purtroppo non si sono viste perché la nebbia, quella birbante, le ha coperte permettendo solo di sognare paesaggi ed orizzonti che pudicamente non si sono mai mostrati in tutta la loro bellezza.
Si è sporcato un po’ con il sugo al pomodoro,  con il brodo di calde minestrine, con il succo di macedonia fresca che generose mani avevano preparato per noi viandanti proprio in quei rifugi, in quei luoghi magari anche sperduti nei quali non avresti mai pensato di trovare simili delizie.
Mi è rimasto accanto quando sentivo la terribile mancanza del mio compagno Paolo, in gara anche lui, che non ho visto nè sentito per giorni da quando il Tor è partito… e non ci ero proprio abituata a quella lontananza, per niente.
Ha creato con me un legame forte. Si’ perché puo’ sembrare strano, eppure quel braccialetto che ti chiudono al polso al ritiro del pettorale rappresenta molto e, nel corso del Tor, diventa un riferimento.
E ad un certo punto dismette le vesti di semplice “oggetto” e diventa praticamente un RITO: lui e il suo chip testimoniano che “ce l’hai fatta”, che sei passato in quella base vita, in quel punto di controllo quando senti il suo “biiip”.
E cosi’ il verbo “chippare” diventa musica per le tue orecchie e ti regala un po’ di sollievo ogni volta che “chippi IN” alla base vita... e ti regala un po’ di speranza e di motivazione quando “chippi OUT” partendo per il successivo punto ristoro.
E non mi ha tradito nemmeno quando le parole “GARA  ANNULLATA” hanno azzerato l’entusiasmo bambino di “giocarmela fino in fondo” e di arrivare sul tappeto rosso a Courmayeur ….
No,  non si è fatto contagiare dalla mia stanchezza mista a tristezza.

L’ho guardato e lui mi ha sussurrato dolcemente: “Non tagliarmi, tienimi con te.  L’anno prossimo mi alzerai verso il cielo quando valicheremo assieme  la fessura del Malatrà “.

Lisa Borzani Amatori Atletica Chirignago



lunedì 21 settembre 2015

MISURINA SKY MARATHON 20 SETTEMBRE 2015





Ieri hanno partecipato alla Misurina Sky Marathon Massimiliano Tebaldi e Michele Simion.

Mentre Alberto Pandiani ha partecipato alla Cadini Sky Race

Gare fantastiche su un percorso che tocca Montagne tra le più belle delle Dolomiti.... le Tre Cime di Lavaredo, coronate da una giornata limpida e soleggiata.



Così Alberto descrive la Sua Giornata:

Ciao Massimo,

anche io ieri ero a Misurina per la Sky Race, lo scorso hanno avevo fatto la maratona ed ero rimasto entusiasta credo sia lo scenario in assoluto più bello per correre, quest’anno avevo deciso di fare poca fatica ma non volevo perdermi le salite sui Cadini , quattro forcelle una di seguito all’altra spettacolari tecniche, corde, scale, discese dove puoi mollare le gambe e in cima grazie ad una giornata fantastica una spettacolo da restare incantati alla fine una bella volata su Misurina una birra e via contento di questa giornata di sport.



Massimiliano invece, come sempre, ci racconta la Sua gara:

Misurina Sky marathon

Una gara  immersa nelle bellezze delle dolomiti.
Una giornata perfetta, freddina di mattina ma che a poco a poco si riscalda rispettando i  tempi di corsa, regalandoti una giornata limpida che mette in risalto scorci da cartolina incantata.
Il percorso si fa amare subito, giro intorno al lago e poi sale, sale in alto a cercare qualche cengia che ti fa ammirare le cime da vicino e le valli dall'alto.
Le discese sono tecniche, difficili, invitanti. Ti viene voglia di lanciarti giù a capofitto..... ma in tutto questo il tuo corpo arranca, fa fatica, è in difficoltà.
La testa allora si interroga....... perchè??!! Perchè sono qua, perchè mi sono iscritto all'ultimo giro di lancette per essere qui?? Perchè non mi sono ascoltato??
Cosa  fa cliccare in maniera compulsiva il mio dito sul pulsante iscriviti? E' l'amore per la montagna o il cannibalismo da gara?
Cosa vince in me: la montagna, con le sue bellezze, con le sue fatiche, con le sue pendenze, oppure è solo la voglia di mettere un'altra tacca nella bacheca personale.
Una domanda che ha accompagnato il mio breve viaggio, mentre le salite litigavano con le mie gambe e le discese mettevano a dura prova il mio equilibrio. Eppure è quello che voglio, c'è tutto per passare una buona giornata di sport, ma non mi sento  a mio agio, non mi sento appagato  la mia testa salta fa cilecca, la mia schiena ricomincia a lanciarmi maledizioni, il mio corpo rifiuta quello che  nutrono i miei occhi.
Poco tempo fa, ho letto un articolo riguardante le polemiche post tor, dove la domanda principale era... chi fa il tor lo fa per amore o solo per dire l'ho fatto?? Un po' come per un maratoneta dell'ultimo ora che mette come obbiettivo la maratona di New York. Perchè se no corri li non sei un maratoneta, non sei nessuno, non ti puoi far ricordare.
Probabile che la motivazione va cercata in tutte e due le domande: per fare il tor devi avere un forte ego e un forte amore per la montagna, devi saper metterti in discussione e amare le grandi sfide.
Devi essere pronto a soffrire, allenare la testa a non mollare, devi andare oltre, chi no lo sa fare è destinato a fallire. Il pericolo in tutto questo è far sembrare tutto facile, dove di facile non c'è nulla e dove i miracoli non succedono, ce solo allenamento e convinzione nessuna ricetta pre confezionata da rubare..... la montagna non ti regala nulla....
Allora alzando gli occhi, ammirando quello intorno a me mi sono domandato: questa mia compulsione da gara non è che  mi allontana da questo spettacolo, non è che tutto si tramuti in noia , indigestione? Non corro il rischio che quelle cime, quelle discese, quelle vallate non mi trasmettano più nulla? Non sto facendo lo stesso sbaglio del marartoneta dell'ultima ora?
No la montagna non merita questo.... al 25 km  ho accontentato la mia schiena, ho rispettato il mio pensiero e soprattutto o reso omaggio a lei …. la montagna..... non merita di essere vissuta contro voglia.....va amata e rispettata, troppo bella per essere  routine.... la mia corsa finisce al rifugio Auronzo….. il mio pettorale viene messo via... una birra accompagna il mio sguardo verso l'alto, ho fatto la cosa giusta.... alla prossima


Massimiliano Tebaldi


giovedì 17 settembre 2015

PURTROPPO L'AVVENTURA È FINITA




Purtroppo l'avventura è finita..... il TOR DES GEANTS é stato definitivamente interrotto alle 08.30 di questa mattina per le pessime condizioni meteo, tra l'altro previste in ulteriore peggioramento. Credo che la decisione dell'organizzazione, anche se lascia tutti con l'amaro in bocca, debba essere condivisa perchè la sicurezza degli atleti deve essere posta sempre prima di tutto.

Tutti gli amici in gara hanno risposto ad un sms dicendo che stanno bene e sono rientrati a Courmayeur.
Ho sentito Paolo al Telefono che mi ha raccontato l'esperienza vissuta la prima notte con il maltempo.... deve essere stata veramente dura.... condizioni veramente proibitive che hanno sicuramente giustificato il primo stop di 3 ore.

Va bene così anche questa edizione del TOR viene archiviata, e si riprende ad aspettare l'edizione del prossimo anno.
Questi tre giorni sono stati fantastici, poter seguire sul live del sito i vari passaggi ai punti di rilevamento ci ha fatto sognare quei luoghi e quelle montagne da sogno, come fossimo la assieme a loro a correre sui sentieri della Vallè!!!

Voglio ringraziare gli amici impegnati in gara, Lisa Borzani - Paolo Pajaro - Gabriele Giraldo - Fabrizio Amadio e Mauro Schiavon perchè in questi giorni ci avete fatto sognare e siete stati tutti fantastici e sopratutto dei grandissimi Trailer.



TOR DES GEANTS 2015 - GARA DEFINITIVAMENTE ANNUALLATA CAUSA CONDIZIONI METEO PROIBITIVE E IN PEGGIORMANETO



PURTROPPO L'EDIZIONE DI QUEST'ANNO DEL TOR DES GEANTS È STATA VERAMENTE SFORTUNATA


ECCO IL COMUNICATO EMESSO DALL'ORGANIZZAZIONE SUL SITO UFFICIALE



LA GARA È STATA ANNULLATA

Alle 8,30 la gara è stata definitivamente annullata per condizioni meteo che continuano ad essere proibitive, anzi, è previsto un deciso peggioramento in giornata.

La priorità è sempre stata e rimane assolutamente quella di garantire la sicurezza a ogni concorrente. La direzione di gara sta provvedendo a organizzare i trasporti per riportare tutti i runner a Courmayeur o a consentire loro di raggiungere i propri mezzi.


Verrà comunque stilata una classifica ufficiale, in base ai tempi dei concorrenti presi all’ultimo punto di cronometraggio ufficiale in cui sono transitati prima del blocco della gara. Ci sarà dunque la cerimonia di premiazione, prevista probabilmente nella giornata di sabato. In questo momento l’attenzione è soprattutto concentrata sul riportare i concorrenti a valle.

EWS TOR DES GEANTS 2015


ECCOMI PER IL CONSUETO AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DI GARA

Da ieri sera alle 22.30 ca. la gara è stata sospesa per avverse condizioni meteo. Tuttora i concorrenti rimangono fermi per scarsa visibilità sui colli in quota. Aspettiamo di vedere i prossimi aggiornamenti.

Ieri in serata abbiamo visto i primi arrivi:

Vince il TOR 2015 il Francese Boahard Patrick con il tempo di 80.20.35
In 2ª posizione il Fantastico Gainluca Galeati con il tempo di 80.44.34
In 3ª posizione il mitico Cristophe Le Saux con il tempo di 81.19.25
4° il Francese Mathieu Jean Cloude con il tempo di 83.13.50
Ed in fine 5° il Giapponese Masahiro Ono con il tempo di 83.39.11

Per quanto riguarda i nostri amici la situazione è congelata a causa della sosta forzata:

Lisa è uscita dalla base vita di Ollomont alle 18.16 quindi, considerato che la gara è stata fermata alle 22.30 ca. potrebbe essere al punto di ristoro situato a metà strada tra Ollomont e Saint Rhemy en-Bosses e quindi dovrebbe essersi ricongiunta con la Svizzara Zimmerman;

Paolo potrebbe essere stato fermato a Oyace dove risulta la marcatura alle ore 22.32;

Gabriele è fermo alla base vita di Valtournenche;

Fabrizio potrebbe essere stato fermato al Rif. Crest.

Aspettiamo i prossimi aggiornamenti.


To be continued




mercoledì 16 settembre 2015

NEWS TOR DES GEANTS 2015




GRANDISSIMA LISA ECCO IL SUO INGRESSO ALLA BASE VITA DI OLLOMONT ALLE ORE 17.12.

NELLO STESSO MOMENTO LA ZIMMERMAN  LASCIAVA LA BASE VITA DOPO UNA BREVE SOSTA DI 20'



ADESSO VEDREMO GLI SVILUPPI NELL'ULTIMA TAPPA, NEGLI ULTIMI 50 KM, GLI ULTIMI 4350 M D+  CHE LE SEPARANO DA COURMAYEUR.

DA ADESSO IN POI SI VA A DEFINIRE IL PODIO FEMMINILE. DIETRO A LORO LA TERZA DONNA JESS BAKER CHE PERO' È ANCORA LONTANA.

FORZA LISA FACCI SOGNARE!!!!

To be continued







NEWS TOR DES GEANTS 2015




ORMAI SONO COLLEGATO ALL'OSSIGENO, AMICI CHE TOR QUEST'ANNO!!!!!!

I concorrenti in testa alla gara dovrebbero aver già superato l'ultimo colle IL MALATRA e quindi iniziato la discesa verso Courmayeur per concludere questa grande avventura. Secondo l'ultimo aggiornamento del Live questi sono i tempi di passaggio al rilevamento di Saint Rhèmy en Bosses 303° Km:
Bohard Patrick 09.27
Gianluca Galeati  12.05
Cristophe Le Sauz 12.55

Voglio precisare che ci sono alcuni errori sui tempi riportati sul Live in quanto, ad esempio, Paolo Pajaro viene indicato in 12ª posizione assoluta. Però risulta l'ingresso in base vita a Valtournenche alle 09.50, tempo a mio avviso corretto in riferimento a tutti i passaggi precedenti, e il rilevamento successivo a Oyace alle 10.21, il che è impossibile a meno che Paolo non abbia volato.... potrebbe essere che l'organizzazione abbia effettuato correzioni sulla classifica in funzione del fermo di 3 ore di domenica notte, ma questo non è segnalato sul sito.



Lisa invece dopo aver praticamente saltato la base vita di Valtournenche, ha effettuato un recupero da PAURA!!!!! Al rilevamento di Couney 257° Km risulta aver raggiunto la Svizzera Zimmerman.

Su faceboock è stato pubblicato un Post dalla rivista SKY ALPER dove dicono che:

È ormai ufficiale, anche se non appare sul Live, Lisa a Oyace ha superato la Zimmerman in crisi e si è portata al comando della gara.

SPERIAMO CHE SIA VERO E INTANTO ATTENDIAMO L'UFFICIALITÀ SUL LIVE DELLA GARA!!!

Gabriele continua inesorabile..... è passato al rilevamento di Crest alle 12.07 e sta proseguendo verso Valtournanche.


Fabrizio anche lui sempre alla grande, è entrato in base vita a Gressoney alle 12.58. Adesso aspettiamo di vederlo ripartire.




To be continued




NEWS TOR DES GEANTS 2015




ED ECCOMI QUA PER IL CONSUETO AGGIORNAMENTO SUI NOSTRI BALDI EROI IMPEGNATI AL TOR

Sembra che la giornata di ieri sia trascorsa senza problemi, agevolati anche dal meteo che per tutta la giornata è stato clemente. Diversa sarà la situazione oggi dove è prevista pioggia e forse, speriamo di no, neve sopra i 2800 m di quota.

Tra poco dovremmo avere già l'arrivo del vincitore del TOR 2015, il Francese Bohard Patrick, seguito a ruota dal nostro connazionale Gianlucata Galeati, capace ieri di una rimonta strepitosa, che lo segue a 3h di distacco.

Tutti i ns amici sono regolarmente in gara.

Lisa: non ci sono parole è praticamente scatenata. Saldamente in seconda posizione sta conducendo una gara veramente tirata. La sua battaglia con la Svizzera Dinese Zimmerman è ormai epica. Questa notte la nostra Linetta è stata capace di una grande rimonta, alla base vita di Valtournenche credo non abbia avuto neanche il tempo di ritirare e riconsegnare il mitico borsone giallo, giudicate Voi: Valtournenche in 00.03 - Valtournenche out 00.04. GRANDISSIMA!!!! adesso ha recuperato il distacco e si trova a 1h.30' dall'elvetica. Vedremo oggi gli sviluppi.

Paolo: 3 volte finisher al TOR sta conducendo una gara fantastica, si trova attualmente in 50ª posizione assoluta; però Paolo mi ha insegnato che il TOR inizia a Valtournenche, base vita che dovrebbe raggiungere in mattinata. Per adesso si trova ancora staccato dalla Lisa, mettendo quindi a rischio la leadership familiare....... quindi ne vedremo delle belle!!!!

Gabriele: il mitico TRIVELLA sta facendo una gara saggia, la prima volta al TOR, come tutti gli appassionati di questo endurance trail sanno, la gara va portata a termine senza velleità di tempo. È passato al rilevamento di Niel ieri sera alle 22.42, quindi considerando il tratto di percorso che gli resta e sopratutto la discesa infame, dovrebbe arrivare alla base vita di Gressonay Saint Jean tra poco.

Fabrizio: anche Lui come Gabriele sta facendo gara tattica, i Km sono tanti e il dislivello ancora peggio, l'unico obiettivo è raggiungere Courmayeur. È passato al rilevamento di Sassa alle 18.33 di ieri. Il percorso che gli resta per raggiungere Niel non è proprio dei migliori. A giudicare dai tempi ha fatto sosta al Rif. Coda e quindi mi aspetto di vederlo arrivare a Niel fra poco.

L'ansia sale sempre di più........ FORZA AMICI SIETE GRANDISSIMMI!!!!

To be continued





martedì 15 settembre 2015

NEWS TOR DES GEANTS 2015


Eccomi con l'aggiornamento sui nostri eroi. Nottata tranquilla tutto sembra proseguire per il meglio. 

Lisa: sempre in 2ª posizione dietro alla Svizzera Zimmerman. Ha già raggiunto il punto di rilevamento di Niel adesso la aspetta il Col Lasoney e poi giù in picchiata verso la base vita di Gressoney Saint Jean al Km 200. Le dirette inseguitrici si trovano dietro a più di 6 ore di distacco.

Paolo: prosegue come un carro armato. È passato al punto di rilevamento di Sassa alle 01.20 di questa mattina e adesso sta proseguendo anche Lui verso Niel, quindi già oltre metà gara - 187° Km. La sfida familiare continua alla grande!!!

Gabriele: il TRIVELLA, marcia a passo spedito, abituato alla carenza di sonno, salta le basi vita a piè pari. Dopo una breve fermata è uscito a Donnas questa mattina alle 06.44 e si sta dirigendo verso il giro di boa di metà gara al Rif. Coda 166° Km.

Fabrizio: si trova un po' più indietro a causa della fermata di 3 ore per i problemi meteo di Domenica notte. Continua anche Lui senza problemi. È entrato alla base vita di Donnas alle 10.20 di oggi.

To be continued


lunedì 14 settembre 2015

NEWS TOR DES GEANTS 2015




Dopo una nottata difficile, causa un peggioramento delle condizioni meteo proprio suo colli più alti: Col Fenetre - Col Entrelor e Col Loson, che ha costretto l'organizzazione a fermare la gara per ca. 3 ore (ca. 600 concorrenti sono stati fermati), oggi 

SI RIPRENDE A CORRERE CON IL SOLE.

Ecco il comunicato pubblicato sul sito del TOR
Alle ore 7, all’inizio di una giornata dal cielo in buona parte limpido, è ripresa regolarmente la gara dopo una interruzione notturna di tre ore per controllare il flusso delle acque di un torrente tra il Col Fenetre e Rhemes. Il torrente si era infatti ingrossato dopo le forti piogge notturne e le guide sono salite in quota per creare un passaggio di maggior sicurezza. Non ce ne è poi stato bisogno, in quanto le acque sono rientrate da sole nel loro corso abituale. I concorrenti di testa erano già passati, avevano raggiunto Cogne ed erano ripartiti per il lungo viaggio dopo una breve sosta. Oggi, come detto, giornata di sole dunque è prevedibile una corsa più asciutta e calda, con i cancelli orari spostati in avanti per far recuperare ai concorrenti la fermata notturna, dettata da quei motivi di sicurezza che costituiscono la priorità assoluta.


I nostri grandi atleti proseguono l'avventura:

Lisa continua a mantenere saldamente la 2ª posizione dietro alla Svizzera Zimmerman, ormai sono prossime all'arrivo alla 3ª base vita di Donnas, mentre la valdostana Locatelli si trova dietro di più di 1 ora. Lisa facci sognare!!!!

Paolo continua alla grande..... la sfida familiare si fa dura perchè per adesso è dietro alla Lisa..... ma il grande Paolo ci ha ormai abituati a cose impossibili!!!

Gabriele va come un treno, è arrivato da 5' alla 2ª base vita di Cogne...... vai mitticcoooo!!!!

Fabrizio purtroppo, vedendo i tempi è stato fermato questa notte. Però ha ripreso alla grande e sta marciando verso Cogne. Vai Fabrizio sei grande!!!!

Mauro, ha deciso saggiamente di fermarsi a Valgrisenche. Considerando l'incidente subito sei mesi fa, ha fatto un recupero da vero Gigante ed è riuscito lo stesso ad onorare il suo pettorale, partire e finire la prima tappa. Non ci sono parole per descrivere la sua forza di volontà!!!!

Per seguire gli aggiornamenti live clicca quì.

Seguiranno ulteriori news








domenica 13 settembre 2015

TOR DES GEANTS 2015 PARTITI



TOR DES GEANTS, Alle 10 in punto sono partiti sotto un cielo plumbeo e con la pioggia, ma questo non basterà a fermare i nostri grandi: Lisa, Gabriele, Paolo, Fabrizio e Mauro.


Clicca quì per il live della gara, con la possibilità di vedere la situazione degli atleti preferiti e le webcam delle varie basi vita.





giovedì 10 settembre 2015

DOMENICA AL VIA IL TOR DES GEANTS 2015


Conto alla rovescia per il Tor Des Geants edizione 2015, che partirà dal centro di Courmayeur Domenica 13 settembre per “farvi ritorno” sabato 19 settembre, con l’arrivo degli ultimi concorrenti (i top runner saranno però al traguardo già mercoledì 16) che sfrutteranno così tutte le 150 ore messe a disposizione dal regolamento.

Anche quest'anno saremo presenti al via con gli amici:

Fabrizio Amadio
Gabriele Giraldo
Lisa Borzani
Mauro Schiavon
Paolo Pajaro

Chi alla prima esperienza, come Fabrizio e Gabriele e chi invece già Giganti del TOR come Lisa, Mauro  e Paolo.

Come ogni anno, i concorrenti in gara potranno essere seguiti sul live trak dal sito del Tor Des Geants http://www.tordesgeants.it/ 

Ovviamente non possiamo che augurargli un GRANDISSIMO IN BOCCA AL LUPO E CHE POSSA ESSERE UN MAGNIFICO VIAGGIO......... SIETE GRANDI!!!!!!







MINI EUGANEUS TRAIL



L'AMICO MATTEO GRASSI CONTINUA AD OTTENERE GRANDE SUCCESSO CON IL CIRCUITO DEI MINITRAIL.
DOMENICA SCORSA L'EUGANEUS MINI TRAIL, MANIFESTAZIONI RIUSCITISSIMA CON LA PARTECIPAZIONE DI MOLTISSIMI BAMBINI.

SOTTO I RINGRAZIAMENTI DI MATTEO E I LINK PER VEDERE LE NUMEROSE FOTO DELLA GARA.




buongiorno a tutti,
grazie per aver partecipato così numerosi e grazie per continuare a seguirci in questa bella avventura.
Domenica scorsa si è svolto il minitrail "più numeroso della storia" con 50 bambini impegnati in un percorso tutt'altro che semplice di 1,7 km con 60 metri di dislivello.
Ma bando alle ciance e veniamo alle foto, trovate due album nella nostra cartella picasa:

- https://goo.gl/photos/QiPvyBWZYrTCCVDo9
- https://goo.gl/photos/MxWcuWLQqwFijPbC8

Continuate a seguirci su fb: www.facebook.com/minitrail.it
e tenetevi pronti che a breve vi comunicheremo il prossimo appuntamento!

Matteo


Adesso anche sul Mattino di Padova: