domenica 30 agosto 2015

UN TRAILER, UN ARTIGIANO, UN ARTISTA


Anche se non è il solito post che caratterizza questo blog, dove si raccontano storie di gare vissute dal nostro Gruppo e si pubblicano notizie inerenti il mondo del Trail e dell'Ultra Trail, oggi con molto piacere metto in evidenza il lavoro di un grande amico Trailer, Gabriele Giraldo, che condivide con noi gare e allenamenti e, nella vita di tutti i giorni, lavora instancabilmente nella sua officina, dove ha saputo creare oggetti artigianali legati sempre al mondo del Trail e non solo.
Infatti le sue realizzazioni principalmente sono nate grazie alla collaborazione con organizzatori di molte gare.

In fondo alla galleria fotografica, trovate una sua descrizione tecnica sui materiali, le tecniche e la maestria necessaria per la realizzazione degli oggetti. 

Ecco le foto di alcuni oggetti che sono stati creati dalle sue mani e dalla sua fantasia.


MEDAGLIA REALIZZATA PER IL TROFEO GP IUTA





















TROFEO DIGA TO DIGA GARA NAZIONALE


















COLLANA CON IL LOGO DELLA TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI




COLLANA CON IL LOGO DEL TOR DES GEANTS














BRACCIALE PER FINISHER TOR DES GEANTS




La collana e il pendaglio del TOR sono stati realizzati appositamente per fare un regalo ad amici finisher dell'edizione 2014. lo stesso pendaglio è stato regalato anche al Patron del TOR Alessandra Nicoletti.


SOTTO ALTRI OGGETTI VARI











CIAO A TUTTI,

SONO GIRALDO GABRIELE, SONO A DESCRIVERE A GRANDI LINEE TUTTO IL MATERIALE CHE CREO O REALIZZO DA DISEGNO DATOMI DAL CLIENTE O DA ME INVENTATO.

È TUTTO RIGOROSAMENTE FATTO USANDO ACCIAIO INOX 316 L, RICAVATO DA LASTRA DI VARI SPESSORI, SGROSSATO CON LASER O CENTRO LAVORO E FINITO INTERAMENTE A MANO.

SOLO PER LE LUCIDATURE VARIE, ESEGUITE MANUALMENTE, CI SONO 8 PASSAGGI (DALLA PARTENZA CIRCA 14/16 PASSAGGI X IL PEZZO FINITO), NON VIENE BURATTATO NULLA (BURATTATO È UN PASSAGGIO TECNICO X LA LUCIDATURA INDUSTRIALE, PER I NON ADDETTI AI LAVORI VELOCE MA NON DI STESSO EFFETTO).


I PENDAGLI SONO GRANDI COME UN EURO, TANTO PER AVERE LA PROPORZIONE, MA POSSONO ESSERE ANCHE MOLTO PIÙ PICCOLI.


SONO REALIZZATE DA ME ANCHE LE "POCHETTE" PORTA PENDAGLI, ANELLI, ORECCHINI E BRACCIALETTI, FATTE SU MISURA PER OGNI SINGOLO PEZZO.

LE CHIUSURE DEI PENDAGLI E DEI BRACCIALI SONO REALIZZATE CON LAVORAZIONI DI MICROMECCANICA PURA,

SE VIENE RICHIESTA LA CATENINA, QUESTA VIENE CHIUSA CON UN RINVIO PARTICOLARE, DA ME CREATO CHE, OLTRE AD AVERE VALORE TECNICO-ESTETICO, CONSENTE DI REGISTRARE LA LUNGHEZZA DELLA CATENINA CREANDO UN PENDAGLIETTO A SPECCHIO SUL RETRO O FRONTE DELLA STESSA.

PER I BRACCIALI E LE COLLANE UTILIZZO ANCHE CORDINO DI VARIE TIPOLOGIE, CHE CHIUDO CON NODI, REALIZZATI A MANO, DI TIPO ALPINISTICO O MARINARI, DI DIMENSIONI MOLTO MOLTO RIDOTTE (GRANDI CIRCA 5 MILLIMETRI E ANCHE MENO IN CERTI CASI), BELLI DA VEDERE E TECNICAMENTE DIFFICILI DA REALIZZARE.

LAVORO PURE QUALSIASI ALTRO METALLO O MATERIALE PLASTICO. OLTRE A PENDAGLI REALIZZO MEDAGLIE E TROFEI PER GARE DI OGNI TIPOLOGIA RIPRODUCENDO I LOGHI ORIGINALI DELLE SOCIETÁ RICHIEDENTI.

HO GIÀ EFFETTUATO REALIZZAZIONI MOLTO PARTICOLARI PER:
  • IUTA ITALIA (TROFEO GP IUTA); 
  • TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI "TCE" A VILLA DI TEOLO;
  • URBAN TRAIL A FERIOLE;
  • DELFINO TRIATHLON;
  • DUATHLON E AQUATHLON VENETO TOUR;
  • PISCHINE CLODIA PER TROFEO DIGA TO DIGA GARA NAZIONALE;
  • TRAIL DEGLI EROI, GRUPPO I LUPI TEAM PER TUTTE E QUATTRO LE DISTANZE E MEDAGLIE REALIZZATE PERSONALIZZATE E TROFEI;
  • DELFINO TRIATHLON PER TRIATHLON SPRINT CITTÁ DI CHIOGGIA GARA RANK NAZIONALE;
  • CREAZIONE IN COLLABORAZIONE CON RIVISTA SPIRITO TRAIL E MATTEO GRASSI PER L'OSCAR DEL TRAIL;
  • ALTRE COLLABORAZIONI TUTT'ORA IN CORSO CON ALTRE SOCIETÀ PER ALTRE GARE;
  • MOLTE ALTRE REALIZAZIONI DI OGGETTISTICA TECNICA ED ESTETICA PER LOCALI BAR PASTICCERIE E ALTRO CREATE AD OK, STUDIATE CON I PROPRIETARI STESSI IN BASE ALLE VARIE ESIGENZE.
A BREVISSIMO SARÀ POSSIBILE VISITARE IL MIO NUOVO SITO INTERNET, IN FASE DI COSTRUZIONE DA DEGAN FEDERICO, DOVE POTRÀ ESSERE VISIONATO TUTTO IL MIO MATERIALE CON LE DESCRIZIONI DELLE TECNICHE DI REALIZZAZIONE.

RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AIUTATO NEL PROSEGUIRE QUESTO DIFFICILE PROGETTO...

X CONTATTI LA MAIL È: giraldogabriele@gmail.com

UN SALUTO AGLI AMICI E MIO GRUPPO AMATORI ATLETICA CHIRIGNAGO E DI MONTAGNA
CIAO TRAILER E NON...
A PRESTO E GRAZIE!











TDS - SUR LES TRACES DES DUCS DE SAVOIE


E quest'anno il bis, di nuovo pronti al via di questa magnifica gara, forse la più tecnica del circuito delle gare dell'UTMB, ovviamente esclusa la PTL. Gara molto dura che ti lascia andare tranquillo fino al 50° Km per poi dimostrarti quanto possano essere impegnative le montagne che circondano il Bianco. Salite interminabili seguite da discese altrettanto lunghe ed estremamente tecniche, sempre al cospetto di cime maestose ed imponenti. Insomma una gara che merita di essere provata una volta nella vita.
Anche quest'anno al via con l'amico Massimiliano Tebaldi. Con Lui ho condiviso questo nuovo viaggio che ci ha regalato momenti indimenticabili.

Ecco, come sempre il Suo bel racconto che ci regala emozioni dalla prima all'ultima riga.


TDS - SUR LES TRACES DES DUCS DE SAVOIE

TDS un anno dopo.
E' passato un anno, un intero anno con nuove avventure, nuovi viaggi che hanno arricchito il mio bagaglio di esperienze.
Arrivo qui, in modo diverso dall'anno passato.
L'entusiasmo da primo giorno di scuola si è un po' affievolito, ha lasciato spazio alla consapevolezza e durezza di cosa mi aspetta.
Con me sempre Massimo, compagno di viaggio e d''avventura perfetto.
Entrambi abbiamo deciso di chiudere con questa gara, le distanze lunghe almeno per questo anno.
E' come un saggio finale, dove mostrare cosa hai appreso e cosa ti è rimasto di tanto correre tra i monti.
La Valle d'Aosta è sempre un'incanto, impossibile non ammirarla per chi come noi ama la montagna.
E' una bellezza che da un senso di grandezza.
Le sue montagne sono maestose, ti guardano dall'alto con autorevolezza, ti accolgono con la loro magnificenza, con aria bonaria e pacioccona ma nello stesso tempo severa.
Non ti perdonano nulla, ti fanno sentire a casa, in sintonia con loro, ma le devi rispettare.
Sono come un genitore sempre pronto a sorreggerti, ma severo nel far rispettare le regole.
Courmayeur è un paese invaso dai trailers. La valle è in fermento.
In questa settimana una gara dopo l'altra, ti fa respirare un'aria di partecipazione che in nessun altro posto  ho travato.
Ti senti importante, ti senti “qualcuno”.
Si anche qui il dio denaro è entrato con prepotenza, dove c'è business, c'è sempre chi cerca un torna conto, ma ti rendi conto che oltre a quello c'è anche tanta passione, passione per la loro terra, per la loro valle, per tutto quello che la fa vivere.
Il Monte Bianco che sovrasta Courmayeur è spettacolare, non ti stanchi mai di ammirarlo.
La Manu che anche questa volta mi accompagna con pazienza, cerca di immortalarla nella sua macchinetta cattura ricordi, i momenti o scorci importanti di questa ennesima avventura .
Con Massimo ci dividiamo le ansie e timori pre gara. Siamo in sintonia anche in quello.
Quest'anno non è stato un granché, troppi ritiri con la spia del dolore accesso, il fisico mi ha mostrato il suo conto, questa gara è importante chiuderla, arrivare in fondo per non sentirsi da buttare via.
La vigilia come sempre è una giornata di ansie, silenzi, dubbi.
Odio le vigilie, mi mettono angoscia, mi riempiono la testa di ma e di se.
Il momento più brutto è la scelta del materiale. Quale maglia?? Quale bandana ?? Quale cappello?? Quale giacca?? E' un continuo ripensamento, fai e rifai lo zaino e alla fine ritorni sempre da dove sei partito.
La notte la passi in dormi veglia, con flash e situazioni che ti inventi ad arte..... la sveglia è una.... benedizione....
Courmayeur si alza con un popolo in movimento immerso nelle sgargianti giacche a vento che regalano un po' di colore a quel poco di buio rimasto.
Tutto e pronto per la festa, la zona di partenza si popola, Incroci sguardi che sono come i tuoi , perduti in quel che verrà, in quel viaggio che ti aspetta, consapevoli che non sarà facile, carichi di dubbi e fiducia.
Con Massimo non occorre che ci parliamo più di tanto, ormai ci conosciamo a memoria, poche parole tirate fuori a fatica. L'obbiettivo è chiaro, oggi si arriva.
La Manu mette via ancora qualche ricordo, intorno a noi parole in spagnolo, inglese, francese....
Mani in alto, musica, speaker, conto alla rovescia, sguardo d'intesa con Massimo.... via si parte.... è iniziato.


Subito cuore che va a mille, si cerca l'adattamento, si cerca l'andare sicuro e continuo. Accanto a me qualcuno scatta come se stesse facendo una ripetuta, li lascio andare, 119 km e 7300 d+ sono tanti da affrontare.... la parola d'ordine è calma o come direbbe il mio amico Mauro.... passo Tor  o modalità serenità alla Gabriele....
Eccola la montagna, davanti a noi. Con la prima luce si apre la vallata, il Monte Bianco con la sua cima innevata ci controlla. Corriamo di fianco a lui. Timidamente in punta di piedi cercando di non disturbare quella quiete. Si sentono respiri affannati e bacchette che sbattono in terra dando una specie di ritmo e liberando una improbabile musica
Lo sguardo si divide tra lo spettacolo naturale e il sentiero che percorriamo.
Il freddo è sparito , la temperatura si è alzata il mio corpo è caldo.
In alcuni punti, gruppetti di persone ci riempiono di bravo, bonne courage, super.... e allora ti senti veramente importante e capisci perchè sei là, perché nonostante tutto con la tua schiena che reclama a voce alta un po' di riposo, tu sei là a trovare piacere nella fatica, sei là con chi capisce cosa vuol dire tutto questo, dividi questa avventura con chi dividi i tuoi allenamenti e non c'è nessun orologio che conta i minuti perché queste gare si misurano in ore e una gara che dura ore la puoi condividere solo con chi ti capisce a sguardi.
Sappiamo che la parte difficile arriva dopo il 50 km, l'importante è arrivarci in forze.
Prima vetta 2600 metri di altezza, il vento ti gela in un attimo, il tuo corpo bagnato dal sudore del  tuo salire si ghiaccia in un istante. Si cerca subito riparo, si scende a valle per poi risalire.
Sarà questo il tema della giornata si sale si passa la forcella o col, come lo chiamano da queste parti, e si risale. Salite infinite con altrettanti discese che cullano le tue gambe in maniera non proprio piacevole.


In valle fa caldo mentre in vetta il vento ti “rinfresca”, il sole continua a fare il suo lavoro e brucia il tuo viso senza pietà.
Al 36° km, 7 ore circa di corsa..... La Manu in alto ad incoraggiarci.
Si comincia a sentire la montagna , la montagna si sta appropriando del tuo corpo, la senti dentro di te, la senti nelle tue gambe, nei tuoi occhi, la vivi sul tuo corpo.... senti che tutto questo è quello che vuoi, e anche se è difficile da far capire, è quello che cerchi, quello che volevi, non ti importa del tempo di gara, di quanto ci metterai, anche se il tuo spirito competitivo rimane intatto, cerchi e trovi la montagna, una montagna che non deve far vetrina, che non ti deve far pavoneggiare in bar per le tue imprese, ma che ti riempie di “vissuto”, di momenti che faranno parte della tua storia, di quello che sei.....
50 km …. ora arriva il bello... la parte “cattiva”.
16 km 1900 metri di dislivello. Una salita che va in cielo, con pochi tornanti, su dritta, attraverso il bosco e prato, con il sole che accompagna il tuo salire.
Le braccia e mani stringono i bastoncini ritmano con le gambe un andamento lento e continuo, senza interruzione. Massimo guida il salire, io lo seguo a distanza.
Si continua con il motto “va tutto bene” è scacciamo dalla testa quelle piccole crisi che si manifestano.
In una gara lunga oltre allenare il corpo devi allenare la testa, la tua voglia di riuscire. Un pensiero negativo in una parte di gara tosta e lo stop è quasi assicurato, bisogna avere una sana e profonda testardaggine.....

66 km, si riparte dalla base vita a metà dell'opera, frontali accese, il buio è profondo. Le frontali illuminano con una scia il sentiero che sale da una parte e scende dall'altra.
74 km, la crisi arriva ai piedi dell'ennesimo col e come arriva passa.
Bisogna arrivare al 85 km prima di trovare il prossimo ristoro. 19 km infiniti, duri, con due salite che mettono a dura prova la convinzione di continuare. Le discese sono tutte tecniche, difficili, si scende tra massi e sassi, una corsa mai libera, senza poter lasciarsi andare per non finire  a testa in giù. La frontale puntata sul terreno, attenzione al massimo, si comincia ad essere stanchi e i riflessi perdono in brillantezza.
La notte regala tranquillità, è una bella sensazione che accompagna il tuo andare.
95 km, ultime salite ultimo col, forcella, da superare, col de tricot.
Arriviamo ai suoi piedi con il dovuto rispetto, ma con la consapevolezza che è l'ultimo. Si va su piano con un ritmo continuo. Un piede dopo l'altro, senza pausa, senza timore, senza arrendersi. Massimo guida...... io lo seguo e mi lascio guidare.
In alto il panorama è bellissimo, l'ultima salita è andata ora 8 km di discesa e poi gli 8 km in piano  per l'entrata trionfale a Chamonix.
8 km interminabili che sembrano i più duri di tutto il “viaggio”. Arriviamo dopo 29 ore, 28:58 per la precisione, con i bastoncini in alto, tra gli applausi e “bravò” lanciati dai bordi della strada, Arriviamo insieme come siamo partiti, io e Massimo, ancora una volta insieme, chiudiamo questa avventura nel migliori dei modi, un viaggio condiviso con un amico vero.


La Manu ad traguardo immortala l'evento..... sono un signore, ho vinto la mia gara, sono arrivato 1 nella mia corsa....... sono arrivato... ora il premio... una birra e che sia fredda!!!!!
Bonne courage.... alla prossima !!!!

Massimiliano Tebaldi


martedì 18 agosto 2015

NUOVO RECORD SUL KILIMANJARO


L’ultra runner tedesca Anne-Marie Flammersfeld infranto il record femminile di salita e discesa sul Monte Kilimanjaro. Per la salita alla montagna più alta d’Africa (5895 m), l’atleta del team UVU ha impiegato 8 ore e 32 minuti, circa 3 ore in meno del tempo fatto segnare dalla detentrice del record precedente, l’inglese Becky Shuttleworth.
La personal trainer e ultra runner Anne-Maire Flammersfeld (37 anni), ha scelto per il suo tentativo la via più corta e ripida. La Umbwe Route con circa 30 km di lunghezza e 4200 m di dislivello positivo è una via tecnicamente impegnativa. “È una scelta obbligata se si va in cerca di un nuovo record”, ha dichiarato la Flammersfeld. Il percorso inizia all’Umbwe Gate, all’interno della foresta pluviale e conduce fino a un ambiente tipicamente alpino e glaciale.
Gli ultimi 1000 metri di dislivello presentano alcuni semplici passaggi di arrampicata.
L’atleta tedesca è partita alle 5:20 del mattino nella completa oscurità della foresta pluviale. La prima parte di salita fino all’Umbwe Cave Camp, così come la seconda che conduce al Barranco Camp sono trascorse per l’atleta del team UVU meglio del previsto.
 

“Sono salita in maniera sorprendentemente veloce per i primi 2000 metri di dislivello e dopo solo 3 ore e mezza ero molto contenta di essermi già messa alle spalle metà percorso’’.
Dal Barranco Camp, a circa 3900 metri di altitudine, fino all’Arrow Glacier Camp, a circa 4900 metri, l’aria sottile si è fatta sentire. “Quando ho raggiunto i 5000 m ero abbastanza cotta… I passi si sono fatti faticosi e l’altitudine rendeva il tutto davvero difficile”, racconta Anne-Marie della sua salita ai 5895 m della vetta del Kilimanjaro, il punto più alto di tutta l’Africa.
Gli ultimi chilometri non sono stati affatto più semplici, ogni passo doveva essere meditato attentamente e ogni 100 passi l’atleta si è concessa un breve riposo e un sorso d’acqua.
Alle 13:52 l’ultra runner ha raggiunto la cima, segnando un nuovo record di salita:
“Quando ho finalmente calcato la cima ero incredibilmente felice ma allo stesso tempo volevo scendere il più in fretta possibile”.
Alle 18:18 Anne-Marie Flammersfeld, dopo la discesa lungo la Mweka Route era al Mweka Gate, 13h58m dopo essere partita, infrangendo quindi anche il precedente record di salita e discesa detenuto da Debbie Bachmann.
Durante la sua salita e discesa, la Flammersfeld è stata assistita dall’agenzia Trekili che ha provveduto a gestire le guide appostate ogni circa 1000 metri di dislivello con acqua e cambi di indumenti. Kilimanjaro appena alcuni giorni prima del suo record. La prima ascesa, sempre svolta lungo la Umbwe Route ma insieme a due compagni italiani e in 4 giorni di salita seguiti a 5 giorni di viaggio in bicicletta attraverso la Tanzania, faceva parte del progetto “Bottom Up Climbs Volcanic Seven Summits”, che consiste nel raggiungere la cima dei vulcani più alti dei sette continenti a partire dal punto più basso del Paese dove si trovano, senza l’aiuto di mezzi a motore o elettrici. Nel 2014 il team, composto anche da Giuseppe
Milanesi e Alessio Piccioli, aveva già raggiunto in 5 giorni la vetta del Damavand, in Iran, il vulcano più alto dell’Asia, partendo dal Mar Caspio.
L’ultrarunner Anne-Marie Flammersfeld è già detentrice di un record fatto segnare nel 2012. È stata la prima donna a vincere tutte le gare della “Racing the Planet Desert Series”. Queste si svolgono attraverso quattro deserti: il più arido, il più ventoso, il più caldo e il più freddo del mondo.
Anne-Marie Flammersfeld è anche ambasciatrice della Fondazione Paulchen Esperanza, che si occupa di bambini in difficoltà in Argentina, Tanzania e Sri Lanka.
Ulteriori informazioni sui progetti dell’atleta tedesca si possono trovare ai seguenti indirizzi web:




MARMOLADA SUPER VERTICAL




Di corsa con i ramponi fino in vetta alla Marmolada

Gli specialisti del vertical si preparano ad un nuovo appuntamento in alta quota: il Supervertical della Marmolada in programma per domenica prossima. Tutto infatti è quasi pronto sulla Regina delle Dolomiti ed numeri degli iscritti già confermano l’alto interesse da parte di atleti - anche livello e non solo i italiani - per una gara che si preannuncia particolare ed unica comportando la salita del ghiacciaio con i ramponi ai piedi.
In questi giorni continuano i sopralluoghi da parte dei responsabili del percorso: le alte temperature hanno ferito il ghiacciaio, con condizioni che cambiano repentinamente. Il percorso è comunque segnalato fino all’attacco del nevaio: dal lì alla cima la quotidiana fusione della neve ha impedito la tracciatura che verrà effettuata solo in settimana. Gli organizzatori sconsigliano di percorrere il tracciato nella parte del ghiacciaio, dove la presenza di crepacci rende insicuro procedere, ma assicurano che per il giorno della gara ogni tratto rischioso sarà messo in sicurezza per garantire ai partecipanti solo fatica e divertimento.
Accanto alla manifestazione agonistica è previsto sulla prima parte del percorso di gara anche una manifestazione non agonistica di hiking che consentirà ad appassionati ed accompagnatori degli di raggiungere località Serauta assistendo da vicino alla competizione.  

PERCORSO - La gara, come si è anticipato, organizzata dalla NGTiming, avrà uno sviluppo di circa 6 km e porterà i concorrenti da 1.750 fino ai 3.265 metri di Punta Rocca (l’arrivo è previsto alla stazione finale della funivia), la seconda cima, in ordine di altezza, della Marmolada.
La partenza è fissata a Tabià Palazza, poco più di 2 km da Malga Ciapela, sulla strada che porta al passo Fedaia. Si percorrerà in salita una parte della pista da sci, che verrà abbandonata prima di arrivare al passo: gli atleti infatti imboccheranno il sentiero che conduce alla ferrata di Punta Serauta da cuii, seguendo la linea di massima pendenza - con un impegnativo tratto su ghiaione - giungeranno al primo nevaio, dove sarà obbligatorio indossare i ramponi (noleggiati dall’organizzazione) fino alla stazione intermedia della funivia e dove è altresì previsto un cancello orario per gli atleti in gara (1,45’ dal via). Il percorso continua sulla pista da sci esistente, sempre in salita, per approdare al traguardo, la vetta di Punta Rocca.

ISCRIZIONI - Tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.ngtiming.com e www.marmoladasportevents.com, oltre che sulla pagina di Facebook dedicata alla gara, dove vengono pubblicati tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione.

LOGISTICA - Per salire dal Camping Romantic Village di Malga Ciapela a Tabià Palazza sarà possibile usufruire, dalle ore 8.00 fino alle ore 9.00, di un servizio navetta al prezzo convenzionato di 2,00 euro (da pagare all’autista): ricordiamo infatti che la zona iscrizioni/ritiro pettorali (Camping Romantic Village – Malga Ciapela) e la zona partenza (Tabià Palazza) distano circa 2,5 km. La funivia al rientro porterà i concorrenti nei pressi della zona iscrizioni/ritiro pettorali (Malga Ciapela). Ogni concorrente potrà liberamente scegliere se parcheggiare alla partenza o alla stazione di arrivo della funivia.








lunedì 3 agosto 2015

OROBIE ULTRA TRAIL E ROYAL ULTRA SKY MARATHON









In questo fine settimana Lisa Borzani e Paolo Pajaro hanno corso, rispettivamente sul percorso lungo Lisa e sul percorso corto Paolo, alle Orobie ultra Trail, gara alla sua prima edizione quest'anno.

Lisa, per non smentire la sua forma sale sul gradino più alto del podio della categoria femminile.











Io e Gabriele Giraldo invece abbiamo corso la Royal Ultra Sky Marathon.
Gara veramente fantastica, coronata da una giornata di sole limpidissima.
Organizzazione encomiabile.(sotto il racconto della gara) 


Quì la galleria fotografica








ROYAL ULTRA SKY MARATHON – Cerasole Reale 02 agosto 2015

Quest’anno annata da dimenticare, troppe gare saltate, ritiri, infortuni, gare sospese per il maltempo, insomma una serie infinita di situazioni che hanno fatto si che la testa è andata un po’ nel pallone.

Sento assolutamente il bisogno di ricaricare le pile, cercare un obiettivo che possa dare gli stimoli giusti per far ritornare la voglia di fatica, sudore, sassi e, soprattutto, montagna…………

Questo fine settimana in programma c’è la Royal, gara particolarmente dura che si sviluppa sui sentieri del Parco Nazionale del Gran Paradiso, gara che mi impensierisce non poco perché portarla a termine mi da la possibilità di iscrivermi al Kima l’anno prossimo. E allora eccoci qua, io e l’amico Gabriele Giraldo, pronti determinati, entrambi con un solo obiettivo in testa finire bene la gara per avere la nostra carta di ingresso al Kima!!!!

E allora Domenica mattina sveglia alle 3.15….. dalla finestra si vede la luna piena luminosissima…….. segno che la giornata si preannuncia limpida…… Trasferimento con la navetta alla zona di partenza e, alle sette in punto, il via………. parte una nuova avventura.

Le cime circostanti sono magnifiche, imponenti e si stagliano sul cielo azzurro cobalto…… il sentiero stretto e ripido si impenna subito, disegnando un biscione di trailer colorati che salgono sulla costa della montagna…… in breve ci alziamo di quota e il panorama circostante si apre su uno spettacolo mozzafiato…….. l’orizzonte non ha fine, non ci sono nuvole solo roccia e cielo, a darti il senso di quanto siamo piccoli difronte a queste imponenza della natura.

Il percorso è impegnativo, per la durezza delle salite, delle discese, il fondo che non lascia tempo alle distrazioni, bisogna correre sempre con gli occhi inchiodati a terra…. A complicare ulteriormente la situazione i cancelli orari, il primo in particolare, veramente selettivo, che mi costringe a tirare un po’ oltre i miei limiti per cercare di uscire dall’ingorgo che si è creato sul sentiero e prendere finalmente il mio ritmo in salita per arrivare in tempo…..

Gabriele sale velocemente davanti a me, quest’anno la sua condizione di allenamento è ottima, segno che sta sentendo sulla pelle il suo appuntamento di Settembre con il TOR……

Da subito questa gara mi entusiasma, ovunque si giri lo sguardo si vedono solo rocce, l’ambiente che più mi piace e mi stimola a far fatica…… l’imponenza delle montagne che mi circondano mi da un senso di tranquillità……… in un attimo sono svaniti tutti i timori e, la cosa più importante, sento una voglia sfrenata di correre, spingere in salita, lasciarmi andare in discesa, tutte sensazioni che negli ultimi tempi si erano un po’ sopite……

Man mano che passano i chilometri e i si sommano i metri di dislivello, la Royal ti presenta il conto, la stanchezza inizia a farsi sentire…. Ormai Gabriele è andato, il suo passo è nettamente superiore al mio….. mi ritrovo solo, condizione che devo essere sincero non mi dispiace….. Quando mi ritrovo solo in montagna le sensazioni si amplificano, devo fare i conti direttamente con la fatica, devo fare i conti direttamente con la mia testa, non ho la possibilità di barare, o ne hai o non ne hai!!!!!!

Ormai manca solo l’ultimo colle, trecento metri di dislivello praticamente verticali….. salgo con fatica, mi impongo un ritmo lento ma il più costante possibile…… in alto un Gruppo di Volontari del Soccorso Alpino che mi incita…… ormai restano gli ultimi metri di salita che mi separano dalla lunga discesa che mi porterà al traguardo….. Sono stanco, non vedo l’ora di completare il percorso, però nello stesso tempo sono anche dispiaciuto perché so che fra non molto dovrò lasciare questo ambiente favoloso……..

Inizia la lunga, interminabile discesa…….. mi avvicino sempre di più alla fine, finalmente il traguardo…… passo sotto al gonfiabile dell’arrivo stanco ma con un senso di soddisfazione enorme…… Gabriele è la ad aspettarmi…… chiusa questa gara fantastica, chiusa una giornata indimenticabile….. Grazie Royal!!!!



Massimo Marini