martedì 1 ottobre 2013

IL MALE DEL NOSTRO PAESE

Commento pubblicato sul forum di Orlando Pizzolato.



Sono pienamente convinto che in Italia il sistema dell'informazione (giornali, tv, ecc.) sia COMPLETAMENTE SCADUTO. L'importante è portare qualsiasi notizia a livello di talk show, rovesciando spesso il senso delle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati, purchè quanto riportato sulla carta stampata o mandato in onda in tv risponda al solito clichè...... BISOGNA FARE SPETTACOLO!!!
Quindi hai fatto bene Orlando a pubblicare questi chiarimenti.
Io ho praticato per molti anni l'alpinismo, continuo ancora oggi a praticare lo sci alpinismo, vado in montagna ogni volta che il tempo me lo permette, da qualche anno ormai ho lasciato le corse su strada, passando, prima alle gare trail corte per poi approcciare ai trail lunghi e alle ultratrail.
Devo ammettere che spesso ho visto trailer che, a mio modesto parere, sottovalutano completamente l'ambiente in cui ci si trova con il percorso della gara, non so se il motivo derivi dal fatto che questi atleti, arrivando dal mondo della corsa su strada, mancano di esperienza in montagna o se invece sono troppo fiduciosi delle proprie prestazioni fisiche e quindi sono convinti di poter superare agevolmente ogni eventuale difficoltà.
A mio avviso, soprattutto quando si affrontano gare di ultratrail, dove ci sono passaggi un quota, dove si possono trovare condizioni meteo difficili, dove il percorso è lungo e anche la stanchezza gioca la sua parte, bisogna sempre fare affidamento sulle proprie capacità e sui materiali che ci si porta nello zaino per l'autosufficienza. Fare affidamento solo sull'organizzazione della gara per eventuali soccorsi può essere pericoloso. Va anche detto, che la velocità favorisce il disimpegno da queste situazioni e che il comportamento di pochi non deve essere l'indice per definire il comportamenti dei tanti.
Detto questo, sono assolutamente in disaccordo quando si cerca di demonizzare una disciplina sportiva, praticata da persone che amano vivere la propria vita in natura e che amano profondamente la montagna, assumendosi tutte le responsabilità che ne derivano, pubblicando notizie frivole, spesso non verificate e non corrispondenti alla realtà (vedi il caso del soccorso a Kilian - chi ha approfondito la notizia sa di cosa parlo), che servono solo a gettare discredito su una categoria di atleti, facendoli passare da sconsiderati incoscienti, e a far apparire ai molti il trail come uno sport da bandire magari attraverso ordinanze comunali (quello che sta succedendo sempre più spesso con lo sci alpinismo).
Pertanto, per chiudere, io penso che prima di esprimere opinioni o sentenze, bisognerebbe capire e comprendere le motivazioni per cui una persona decide di effettuare una attività sportiva come il trail, affrontando gare impegnative e affrontando, sicuramente con coscienza, i rischi che ne derivano, partendo dal presupposto che gli stili di vita possono essere molto diversi gli uni dagli altri.

Massimo M.