lunedì 9 giugno 2014

DOLOMITI EXSTREME TRAIL - 7 GIUGNO 2014

Sabato 7 giugno  nella prima giornata di vera estate, le magnifiche dolomiti della Val Zoldana hanno ospitato i Trailers impeganti nella 2ª edizione della DolomitiExstremeTrail.
Ancora tanta neve presente lungo il percorso, tanta da impedire anche quest'anno di effettuare il percorso completo passando anche lungo il sentiero TIVAN.


Ma il cambiamento di programma non ha sicuramente diminuito la bellezza e la durezza di questa gara fantastica.





Presenti al via i nostri soliti irriducibili:

Walter  Bessega
Garbiele Gallo
Massimiliano Tebaldi
Massimo Marini

Walter causa una giornata "no" ha preferito dire stop in anticipo e lasciare la gara.
Gabriele conclude in 19ª posizione assoluta con un tempone di 7:17:15 "UN GRANDE"

Massimiliano anche se alle prese con un elemento non molto familiare, la neve, caparbio come al solito conclude la sua gara stanco ma molto soddisfatto!!!

Per quanto mi riguarda divertimento a mille, percorso di gara e giornata fantastica  mi hanno consentito di migliorare il tempo dell'anno scorso.

Di seguito la cronaca della gara di Massimiliano:



DOLOMITI EXSTREME TRAIL 7 giugno 2014

Dolomite Extreme trail 2°edizione. Una gara che mi ha lasciato un bel ricordo, un percorso da 10° e lode , bellezza e durezza, 53 km in origine alla fine 55 km, con cambio percorso che oramai sta diventato un classico, troppa neve per venire giù dal Tivan, quindi si passa sotto e si guardano le  cime con il naso all'insù.
Le dolomiti , spettacolo che la natura ci offre , basta aver rispetto di queste montagne , conservarle, esserne gelosi, proprio come gli abitanti del posto, così  orgogliosi di questi posti.
Si preannuncia una gara di tutto rispetto, il  ricordo della fatica nella 1° edizione, oramai è sbiadito, sono qui per rinnovarlo. Nottata passata a dormire in macchina, Io Massimo e Walter, tutti e tre con questa strana passione . Una passione, che si rinnova ogni volta, che ti fa fare nottatacce e alzatacce. Mi ritorna in mente quando in macchina , giusto un “paio d'anni fa”....., ci dormivo dopo una serata in discoteca, ora ci dormo per gareggiare...però forse lo spirito, solo quello , si è ancora conservato intatto....” o così mi piace credere...... ogni tanto è bene darsi qualche “pacca sulla spalla”.....
Partenza alle 5,30, corsa numerosa per essere un trail , corsa che purtroppo sta risvegliando o avvicinando interessi...speriamo che non prenda questo “virus”, il trail ancora oggi, è un mondo semplice, senza troppe luci e fanfare, bello per questo.
Si parte, partenza un po' variata in questa edizione.
Parto con il mio ritmo, come sempre , solito obbiettivo arrivare e divertirsi. Massimo mi scappa in avanti e con lui un'altro “amatorino di trail” Gabriele Gallo, tutti e due alla fine faranno dei gran tempi con Gabriele che chiude in 16 posizione,..... Grandissimo!!!!
Primo obbiettivo, 1° ristoro dopo 14 km, al passo Duran.
Sto discretamente, nonostante il carico di km e nonostante un giro in montain bike del Giovedì, non sono abituato alla bici e pago un leggero “pegno”, corro senza troppe difficoltà.
Come sempre mi guardo intorno, come sempre cerco di nutrirmi del paesaggio.
Si corre in un rumore di respiri affannati e bastoncini che battono sul terreno in maniera cadenzata.
La strada si impenna , ci si scalda, comincia la giostra.
Tratti con neve da passare , tratti piccoli e neve dura, un po' scivolosa, si continua a spingere.
Arrivo al passo Duran discretamente, piccolo stop e si riparte, si va verso ad uno dei tratti più duri, il Grisetti. Il sole sta spuntando, un sole ancora fresco, piacevole. Grisetti ci siamo, pendenza allucinante, qualcuno dice il 22%, non so sia giusto o sbagliato, ma poco importa, tira e tira tanto. Una linea in cielo.
Arranchi, ti aiuti a salire con le mani, cerchi di trovare un ritmo, di non fermarti, altrimenti la salita diventa un calvario. Siamo partiti da poco, siamo ancora in forze.
In alto la neve, salendo la neve...... attenzione. Arriviamo sopra e passiamo sotto le cime , giriamo intorno. La neve è sempre presente, in alcuni tratti insidiosa. Ora si scende, discesa come la salita, la pendenza è la stessa, e la neve molto di più. Faccio difficoltà a stare in piedi. In ogni punto critico , volontari , tanti e sempre disponibili, un paese al servizio di una corsa....Bravissimi.
Cerco di scendere senza andare giù. In alcuni punti uso la tecnica “slittino”, senza slittino però , con il culo a scivolare giù , fino a quando il cumulo di neve  in basso, ti ferma. Si fa attenzione, almeno io la faccio. Sono prestato alla montagna , non ho una grande esperienza, la sto vivendo ultimamente, la sto scoprendo, no ho ancora una grande padronanza, la sto costruendo.
Discesa ripida, neve alta , una corda ad aiutarci. Tento di scendere e attaccarmi , rubo con gli occhi la tecnica a chi è esperto più di me, corro con i talloni in modo di frenare la mia corsa, ma le scarpe non tengono, mi ritrovo a terra una ventina di volte, sbatto con la chiappa contro  un sasso, mi fa male,  più di una volta  la gamba mi si incastra, rallento, non arrivo primo comunque, è pericoloso, il mio obbiettivo è arrivare sano, uso la tecnica dello slittino , mi attacco alla corda è giù di culo.
Arrivo a pecol con un bruciore dietro alla coscia , mi da fastidio correre, mi guardo sono a carne viva, la neve ha lasciato il segno, con i pantaloncini corti , la neve sulla pelle  a fatto danni. Corro male, il pantaloncino si attacca alla ferita ,mi da fastidio, corro male.
Risaliamo la pista da sci per arrivare sopra agli impianti di alleghe. La salita tira ma e quasi tutta nel bosco, il sole oramai è spuntato con prepotenza e l'ombra ci regala un po' di sollievo.
Sopra il paesaggio è stupendo , ecco perché corro , ecco perché faccio queste gare, mi do una risposta alle mie tante domande che mi hanno perseguitato in discesa nella neve e nelle salite  mozzafiato.
Le dolomite Innevate , con le loro chiazze di verde e di roccia.
Un sole che le fa risplendere,le esalta, sembra che si siano messe l'abito della festa per noi concorrenti , stanno sfoggiando la loro bellezza con civetteria, ti conquistano, ti rapiscono, ti appagano......Bello !!!!!!!
Ristoro del 29 km, le gambe sono dure la neve ha fatto il suo effetto, la ferita brucia, se penso troppo dico stop.....riparto. Prossimo obbiettivo passo staulanza. Si va su e poi si riscende giù.
Salita , si sale si sbuffa, le gambe e le caviglie sono sotto stress.
La neve è ancora presente su qualche tratto.
Staulanza , 37 km fatti , accoglienza ottima, con birra al ristoro, la guardo , mi tenta, faccio l'indifferente e continuo.
Si va verso il monte Punta, tristemente famoso come colpo di grazia, prima però si risale e si riscende.
 Un cartello ci avvisa che se vogliamo piangere di farlo subito altrimenti non ci sarà più tempo, l'organizzazione oltre che ottima è anche spiritosa.......
Discesa verticale, dritta giù , una corda come aiuto. Mi aggrappo e vado giù controllato , passaggio durissimo, soprattutto per i km che hai sulle gambe.
45km ultimo ristoro, ci siamo Profumo di arrivo, riparto.
Solito cartello prima dell'agonia Monte Punta, salita infernale, ancora più difficile per la neve che ti
fa scivolare. Testa bassa , corpo in tensione, muscoli chiamati tutti al servizio della causa , si sale via un passo  dopo l'altro, si sale. Arrivo su sfatto. Sopra ,vista che ripaga di tutto il sudore perso, spettacolo, giornata limpidissima, vista da ricordare. Ora si scende ultimi 7-8 km di discesa , si corre verso l'arrivo verso l'arco, arrivo stra cotto ma soddisfatto , gara dura e anche pericolosa per chi come me ancora non da del tu alla montagna, ma bella , dura e bella, con la neve protagonista inattesa.....ora solito premio, solita birra......alla prossima

Massimiliano Tebaldi