I concorrenti non sono supereroi, ma uomini e donne determinati e allenati, abituati alle lunghe distanze, disposti a molti sacrifici pur di realizzare il sogno di arrivare fino in fondo, ed essere dei finisher.
Molti in questi giorni si confrontano tra loro, dal vivo o sui forum dedicati agli ultratrail, alla ricerca del consiglio giusto: quanto dormire, cosa mangiare, come allenarsi. Ma non esiste una ricetta perfetta, il Tor des Géants® ti mette in contatto con te stesso, i tuoi limiti e le tue potenzialità, non esistono pronostici possibili. L’ingrediente vincente per affrontare i 330 Km del percorso è un giusto mix di allenamento, buona resistenza fisica e soprattutto grande forza di volontà.
Il Tor des Géants®, alla sua quarta edizione, coinvolge una regione intera, descrivendo il perimetro della Valle d’Aosta con un ampio anello, lungo le due Alte Vie, la n. 2 e la n. 1. Il percorso attraversa paesaggi di una bellezza unica, portando gli atleti al cospetto dei Giganti, i 4000 più celebri delle Alpi: il Monte Bianco (4.810 m),il Gran Paradiso (4.061 m), il Monte Rosa (4.634 m) e il Cervino (4.478). I sentieri, ben tracciati e curati, procedono in un saliscendi continuo tra laghi alpini, colli, alpeggi e rifugi, ai piedi.
A Courmayeur spetta l’onore di salutare gli atleti alla partenza e di festeggiarli al traguardo, quando, tra la folla acclamante, percorreranno gli ultimi metri, con entusiasmo e commozione. Lungo il tracciato sono previsti diversi punti di ristoro, riposo e soccorso, in particolare sette basi vita, a Valgrisenche, Cogne, Donnas, Gressoney-Saint-Jean, Valtournenche, Ollomont e infine Courmayeur. Ogni postazione fissa consente di controllare, in tempo reale, l’andamento della gara e di rilevare il passaggio di ogni atleta, che può essere seguito a distanza anche da amici e parenti, direttamente dal sito della corsa (www.tordesgeants.it).
Nell’elenco dei partecipanti si trovano corridori dilettanti e professionisti, habitués del podio e appassionati di montagna. Non mancano i big: c’è grande attesa per Bruno Brunod, valdostano già campione del mondo di skyrunning e vero mito della disciplina, e Iker Carrera, vincitore nel 2012 della Lavaredo Ultra Trail, entrambi alla loro prima partecipazione così come Nerea Martinez fortissima trailer spagnola tra le sicure protagoniste. Tra i grandi ritorni Francesca Canepa, valdostana, prima del ranking mondiale ISF e vincitrice nel 2012, MarcoGazzola, la rivelazione del 2011 prima di essere squalificato per aver saltato l’ultimo controllo del Rifugio Bertone, oltre all’intero podio maschile 2012, composto da Oscar Perez, Grégoire Millet e Christophe Le Saux, e quello femminile, con Patrizia Pensa e Sonia Glarey, seconda e terza dopo la Canepa. Attenzione poi a Franco Collé, Marco Zanchi.....
Di tappa in tappa, gli oltre 700 trailers hanno la possibilità di conoscere tutte le vallate della regione più piccola d’Italia, ognuna con le sue caratteristiche ambientali, climatiche, paesaggistiche. Scopriranno anche l’affetto con cui i valdostani seguono la gara, adoperandosi come volontari – più di 1500 persone vegliano al buon funzionamento della gara – ma anche come tifosi, incoraggiandoli al loro passaggio.
Molti in questi giorni si confrontano tra loro, dal vivo o sui forum dedicati agli ultratrail, alla ricerca del consiglio giusto: quanto dormire, cosa mangiare, come allenarsi. Ma non esiste una ricetta perfetta, il Tor des Géants® ti mette in contatto con te stesso, i tuoi limiti e le tue potenzialità, non esistono pronostici possibili. L’ingrediente vincente per affrontare i 330 Km del percorso è un giusto mix di allenamento, buona resistenza fisica e soprattutto grande forza di volontà.
Il Tor des Géants®, alla sua quarta edizione, coinvolge una regione intera, descrivendo il perimetro della Valle d’Aosta con un ampio anello, lungo le due Alte Vie, la n. 2 e la n. 1. Il percorso attraversa paesaggi di una bellezza unica, portando gli atleti al cospetto dei Giganti, i 4000 più celebri delle Alpi: il Monte Bianco (4.810 m),il Gran Paradiso (4.061 m), il Monte Rosa (4.634 m) e il Cervino (4.478). I sentieri, ben tracciati e curati, procedono in un saliscendi continuo tra laghi alpini, colli, alpeggi e rifugi, ai piedi.
A Courmayeur spetta l’onore di salutare gli atleti alla partenza e di festeggiarli al traguardo, quando, tra la folla acclamante, percorreranno gli ultimi metri, con entusiasmo e commozione. Lungo il tracciato sono previsti diversi punti di ristoro, riposo e soccorso, in particolare sette basi vita, a Valgrisenche, Cogne, Donnas, Gressoney-Saint-Jean, Valtournenche, Ollomont e infine Courmayeur. Ogni postazione fissa consente di controllare, in tempo reale, l’andamento della gara e di rilevare il passaggio di ogni atleta, che può essere seguito a distanza anche da amici e parenti, direttamente dal sito della corsa (www.tordesgeants.it).
Nell’elenco dei partecipanti si trovano corridori dilettanti e professionisti, habitués del podio e appassionati di montagna. Non mancano i big: c’è grande attesa per Bruno Brunod, valdostano già campione del mondo di skyrunning e vero mito della disciplina, e Iker Carrera, vincitore nel 2012 della Lavaredo Ultra Trail, entrambi alla loro prima partecipazione così come Nerea Martinez fortissima trailer spagnola tra le sicure protagoniste. Tra i grandi ritorni Francesca Canepa, valdostana, prima del ranking mondiale ISF e vincitrice nel 2012, MarcoGazzola, la rivelazione del 2011 prima di essere squalificato per aver saltato l’ultimo controllo del Rifugio Bertone, oltre all’intero podio maschile 2012, composto da Oscar Perez, Grégoire Millet e Christophe Le Saux, e quello femminile, con Patrizia Pensa e Sonia Glarey, seconda e terza dopo la Canepa. Attenzione poi a Franco Collé, Marco Zanchi.....
Di tappa in tappa, gli oltre 700 trailers hanno la possibilità di conoscere tutte le vallate della regione più piccola d’Italia, ognuna con le sue caratteristiche ambientali, climatiche, paesaggistiche. Scopriranno anche l’affetto con cui i valdostani seguono la gara, adoperandosi come volontari – più di 1500 persone vegliano al buon funzionamento della gara – ma anche come tifosi, incoraggiandoli al loro passaggio.