venerdì 31 gennaio 2014

GRANDE SPETTACOLO SULLE STRADE STERRATE DELLA RONDA GHIBELLINA

Riporto di seguito il resoconto ricavato dal Sito IUTA:

Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, è stato teatro lo scorso fine settimana di grandi sfide in occasione della Ronda Ghibellina. Presenti alcuni dei principali specialista dell'Ultratrail. Di seguito il racconto di Ottavio Massarenti.
…e “battaglia” è stata !!! Lo scorso week end, il 26 gennaio, si è svolta una delle gare di maggior prestigio del panorama  Trail italiano di “apertura stagione”. Infatti, nel comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo) si è svolta la Ronda Ghibellina. Quest’anno, oltre ad ospitare la gara classica, la manifestazione è anche stata “sede” del primo raduno della Nazionale Ultratrail del 2014.

Gli atleti azzurri e gli atleti di interesse nazionale si sono confrontati nella gara da 44 km, la maggiorparte, e nella 27 km. Nella gara maschile della 27 km c’è stato da registrare a pochi km dall’avvio il forfait di Matteo Lucchese a causa dello stato influenzale che lo aveva colpito e debilitato già da qualche giorno. Senza Lucchese in gara ci ha pensato, vincendo, Gianluca Cola, “azzurro aggiunto” (è il marito di Lara Mustat) a tenere alto l’onore della squadra tricolore.

Nella gara femminile della 27 km invece, come da programma, si sono confrontate per la vittoria l’azzurra Lara Mustat e l’atleta di interesse nazionale Sonia Glarey. Le premesse non si sono fatte disattendere e la gara è stata condotta sin dalle prime battute dalle due atlete che non si sono sicuramente risparmiate. La vittoria finale è andata poi alla Mustat che, forte della sua invidiabile  velocità di base, ha distanziato di circa 8’ la Glarey che, comunque, ha dato tutto ciò che aveva in corpo.

Nella gara regina, 44 km, si sono cimentati diversi atleti che oggi come oggi rappresentano tra il meglio che il panorama Trail italiano possa offrire. In campo maschile possiamo annoverare tra i partenti il nazionale Paolo Massarenti, e gli atleti di interesse nazionale, Fulvio Dapit, Ivan Geronazzo, Stefano Trisconi, Filippo Canetta, Danilo Lantermino, Michele Evangelisti e Christian Insam. La gara femminile aveva tra le protagoniste più attese il Capitano della squadra azzurra femminile Cinzia Bertasa, MariaChiara Parigi, Lisa Borzani e Cecilia Mora. 

La 44 maschile è subito partita come da aspettative con tutto lo squadrone azzurro a contendersi le prime posizioni. Spronati sicuramente dall’avere concorrenti di tutto rispetto, si può tranquillamente affermare che nessuno si è mai risparmiato. A dettare i ritmi sin da subito ci ha pensato Dapit che ha voluto mettere in chiaro che chiunque fosse stato intenzionato a precederlo in classifica finale che si sarebbe dovuto sudare ben più di sette camice. A seguirlo nel suo ritmo forsennato ci hanno provato dall’inizio praticamente tutti i nostri portacolori. Con il passare dei chilometri il gruppo si è un po’ sgranato, anche complice qualche errore di percorso di diversi atleti, lasciando in testa ormai imprendibile e solitario Fulvio Dapit che, sulle salite e sulle discese della Ronda, non ha lasciato scampo a nessuno. 

La classifica finale infatti recita : 1° Dapit, 2°, ed esordiente sulle Utlra, un bravissimo Lantermino, 3° Filippo Canetta, autore di una seconda parte di gara tutta in rimonta, 4° un mai domo Ivan Geronazzo, 5° Paolo Massarenti, sopraggiunto al traguardo claudicante a causa di due rovinose cadute, 6° Michele Evangelisti, che si è distinto nonostante il Trail non fosse la sua specialità regina,  7° il tenace Stefano Trisconi, 8°, e primo dei “non azzurri”, Giulio Piana e 9° Christian Insam attualmente in recupero di condizione. Da sottolineare anche l’ottima prestazione di Paolo Pajaro che oltre ad essersi classificato 1° degli Over 50, ha anche ottenuto un più che esaltante 11° assoluto. 

La gara femminile, anche questa come da pronostici, ha visto contendersi la vittoria assoluta e le prime posizioni tra tutte le esponenti del clan azzurro. Subito al via hanno preso la testa della corsa l’atleta di casa MariaChiara Parigi e Lisa Borzani. A seguire non troppo da lontano il Capitano  Cinzia Bertasa e, ancora non troppo distante, la leggendaria Cecilia Mora. Tutta la gara è vissuta sul duello di testa tra la Parigi, che aveva un eccellente passo in salita e Lisa Borzani, che aveva tutte le intenzioni di “vendicare” la vittoria sfumata della precedente edizione della Ronda stessa. Alla fine l’ha spuntata proprio la Borzani, che sfruttando al meglio le proprie caratteristiche ha assestato l’affondo decisivo nell’ultimo tratto del percorso, distaccando poi la Parigi di poco più di un minuto. 

Terza classificata la sempre sorridente Cinzia Bertasa, poi seguita in quarta posizione dalla Mora (che ha, tra l’altro, tagliato il traguardo insieme al selezionatore della squadra azzurra, Enrico Vedilei).
A consuntivo c’è da registrare anche l’ottima accoglienza riservata, da tutti gli addetti e da  tutti gli atleti partecipanti alla gara, agli atleti azzurri ed a tutto staff. Era più che palpabile la bella sensazione di soddisfazione di tutti nell’avere come compagni di avventura quei ragazzi che normalmente difendono i nostri colori nelle competizioni internazionali. Sicuramente un passo importante per l’intero movimento UltraTrail ed una giornata che ha sicuramente contribuito ad avvicinare ancor di più i colori azzurri ai cuori di amici e sostenitori.

                                                                Ottavio Massarenti

 

TOR DES GEANTS ISCRIZIONI APERTE DA DOMANI 1° FEBBRAIO ORE 12

Alcune anticipazioni sul regolamento da Alessandra Nicoletti 

Domani 1 febbraio 2014 alle 12.00, si apriranno le iscrizioni al Tor des Geants 2014; si tratta di un’operazione che obbligatoriamente avverrà sul web e in molti temono l’assalto al server dell’organizzazione. Ho chiesto ad Alessandra Nicoletti, il vertice operativo nell’organizzazione della gara, se si tratta di timori fondati.  

Come vi siete attrezzati ? «Abbiamo acquistato spazio aggiuntivo su server dedicati, esattamente come facciamo per il cronometraggio durante la gara. Non siamo in grado di gestire i pagamenti in quanto questa fase è di competenza della banca, confidiamo nella tenuta del loro sistema in quanto l’iscrizione diventa effettiva nel momento in cui riceviamo conferma dell’avvenuto pagamento».  

Hai dei suggerimenti da dare agli aspiranti concorrenti?
«Compilate il modulo d’iscrizione con calma, la fretta è una cattiva consigliera».  

Altro ? «Invito tutti a leggere con attenzione il regolamento prima di iscriversi; indossare il pettorale implica l’accettazione delle regole che abbiamo stabilito».  

Ci sono delle novità nel regolamento di questa edizione?
«Sì, la più importante credo sia quella che riguarda i cancelli orari: nelle basi vita abbiamo introdotto  il cancello di entrata che chiuderà con 2 ore di anticipo rispetto a quello di uscita. Si tratta di una soluzione che metterà in condizione gli ultimi concorrenti di potersi riposare per almeno due ore e ha lo scopo di tutelarli evitando il rischio di avere ‘zombie’ in deficit di sonno sul percorso. Speriamo di introdurre dei controlli a sorpresa lungo il percorso e stiamo cercando la collaborazione degli Enti che, per la loro missione, dispongono di personale dislocabile in quota».   

La morte di Yang Yuan (n.d.r.: il concorrente cinese morto per una caduta nel corso della prima notte di gara nell’edizione dello scorso anno) ha indotto dei cambiamenti al regolamento?
«Purtroppo quella disgrazia è stata una fatalità, una caduta in montagna non si può prevenire a tavolino. Nel corso di quella tragica notte c’erano stati anche dei casi di ipotermia e la nostra azione preventiva, in questa fase di stesura del nuovo regolamento, si è concentrata sulla lista del materiale che i concorrenti dovranno sempre avere con loro: micropile, giacca in goretex, panta-vento, sopra-guanti adesso sono obbligatori».  

Richiederete un curriculum per l’iscrizione?
«No, non sempre un bel curriculum indica capacità di autonomia e autogestione. La severità della gara, i suoi numeri (330 km, 24.000 D+) conto che inducano più di una riflessione in chi vorrà iscriversi».