domenica 30 agosto 2015

UN TRAILER, UN ARTIGIANO, UN ARTISTA


Anche se non è il solito post che caratterizza questo blog, dove si raccontano storie di gare vissute dal nostro Gruppo e si pubblicano notizie inerenti il mondo del Trail e dell'Ultra Trail, oggi con molto piacere metto in evidenza il lavoro di un grande amico Trailer, Gabriele Giraldo, che condivide con noi gare e allenamenti e, nella vita di tutti i giorni, lavora instancabilmente nella sua officina, dove ha saputo creare oggetti artigianali legati sempre al mondo del Trail e non solo.
Infatti le sue realizzazioni principalmente sono nate grazie alla collaborazione con organizzatori di molte gare.

In fondo alla galleria fotografica, trovate una sua descrizione tecnica sui materiali, le tecniche e la maestria necessaria per la realizzazione degli oggetti. 

Ecco le foto di alcuni oggetti che sono stati creati dalle sue mani e dalla sua fantasia.


MEDAGLIA REALIZZATA PER IL TROFEO GP IUTA





















TROFEO DIGA TO DIGA GARA NAZIONALE


















COLLANA CON IL LOGO DELLA TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI




COLLANA CON IL LOGO DEL TOR DES GEANTS














BRACCIALE PER FINISHER TOR DES GEANTS




La collana e il pendaglio del TOR sono stati realizzati appositamente per fare un regalo ad amici finisher dell'edizione 2014. lo stesso pendaglio è stato regalato anche al Patron del TOR Alessandra Nicoletti.


SOTTO ALTRI OGGETTI VARI











CIAO A TUTTI,

SONO GIRALDO GABRIELE, SONO A DESCRIVERE A GRANDI LINEE TUTTO IL MATERIALE CHE CREO O REALIZZO DA DISEGNO DATOMI DAL CLIENTE O DA ME INVENTATO.

È TUTTO RIGOROSAMENTE FATTO USANDO ACCIAIO INOX 316 L, RICAVATO DA LASTRA DI VARI SPESSORI, SGROSSATO CON LASER O CENTRO LAVORO E FINITO INTERAMENTE A MANO.

SOLO PER LE LUCIDATURE VARIE, ESEGUITE MANUALMENTE, CI SONO 8 PASSAGGI (DALLA PARTENZA CIRCA 14/16 PASSAGGI X IL PEZZO FINITO), NON VIENE BURATTATO NULLA (BURATTATO È UN PASSAGGIO TECNICO X LA LUCIDATURA INDUSTRIALE, PER I NON ADDETTI AI LAVORI VELOCE MA NON DI STESSO EFFETTO).


I PENDAGLI SONO GRANDI COME UN EURO, TANTO PER AVERE LA PROPORZIONE, MA POSSONO ESSERE ANCHE MOLTO PIÙ PICCOLI.


SONO REALIZZATE DA ME ANCHE LE "POCHETTE" PORTA PENDAGLI, ANELLI, ORECCHINI E BRACCIALETTI, FATTE SU MISURA PER OGNI SINGOLO PEZZO.

LE CHIUSURE DEI PENDAGLI E DEI BRACCIALI SONO REALIZZATE CON LAVORAZIONI DI MICROMECCANICA PURA,

SE VIENE RICHIESTA LA CATENINA, QUESTA VIENE CHIUSA CON UN RINVIO PARTICOLARE, DA ME CREATO CHE, OLTRE AD AVERE VALORE TECNICO-ESTETICO, CONSENTE DI REGISTRARE LA LUNGHEZZA DELLA CATENINA CREANDO UN PENDAGLIETTO A SPECCHIO SUL RETRO O FRONTE DELLA STESSA.

PER I BRACCIALI E LE COLLANE UTILIZZO ANCHE CORDINO DI VARIE TIPOLOGIE, CHE CHIUDO CON NODI, REALIZZATI A MANO, DI TIPO ALPINISTICO O MARINARI, DI DIMENSIONI MOLTO MOLTO RIDOTTE (GRANDI CIRCA 5 MILLIMETRI E ANCHE MENO IN CERTI CASI), BELLI DA VEDERE E TECNICAMENTE DIFFICILI DA REALIZZARE.

LAVORO PURE QUALSIASI ALTRO METALLO O MATERIALE PLASTICO. OLTRE A PENDAGLI REALIZZO MEDAGLIE E TROFEI PER GARE DI OGNI TIPOLOGIA RIPRODUCENDO I LOGHI ORIGINALI DELLE SOCIETÁ RICHIEDENTI.

HO GIÀ EFFETTUATO REALIZZAZIONI MOLTO PARTICOLARI PER:
  • IUTA ITALIA (TROFEO GP IUTA); 
  • TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI "TCE" A VILLA DI TEOLO;
  • URBAN TRAIL A FERIOLE;
  • DELFINO TRIATHLON;
  • DUATHLON E AQUATHLON VENETO TOUR;
  • PISCHINE CLODIA PER TROFEO DIGA TO DIGA GARA NAZIONALE;
  • TRAIL DEGLI EROI, GRUPPO I LUPI TEAM PER TUTTE E QUATTRO LE DISTANZE E MEDAGLIE REALIZZATE PERSONALIZZATE E TROFEI;
  • DELFINO TRIATHLON PER TRIATHLON SPRINT CITTÁ DI CHIOGGIA GARA RANK NAZIONALE;
  • CREAZIONE IN COLLABORAZIONE CON RIVISTA SPIRITO TRAIL E MATTEO GRASSI PER L'OSCAR DEL TRAIL;
  • ALTRE COLLABORAZIONI TUTT'ORA IN CORSO CON ALTRE SOCIETÀ PER ALTRE GARE;
  • MOLTE ALTRE REALIZAZIONI DI OGGETTISTICA TECNICA ED ESTETICA PER LOCALI BAR PASTICCERIE E ALTRO CREATE AD OK, STUDIATE CON I PROPRIETARI STESSI IN BASE ALLE VARIE ESIGENZE.
A BREVISSIMO SARÀ POSSIBILE VISITARE IL MIO NUOVO SITO INTERNET, IN FASE DI COSTRUZIONE DA DEGAN FEDERICO, DOVE POTRÀ ESSERE VISIONATO TUTTO IL MIO MATERIALE CON LE DESCRIZIONI DELLE TECNICHE DI REALIZZAZIONE.

RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AIUTATO NEL PROSEGUIRE QUESTO DIFFICILE PROGETTO...

X CONTATTI LA MAIL È: giraldogabriele@gmail.com

UN SALUTO AGLI AMICI E MIO GRUPPO AMATORI ATLETICA CHIRIGNAGO E DI MONTAGNA
CIAO TRAILER E NON...
A PRESTO E GRAZIE!











TDS - SUR LES TRACES DES DUCS DE SAVOIE


E quest'anno il bis, di nuovo pronti al via di questa magnifica gara, forse la più tecnica del circuito delle gare dell'UTMB, ovviamente esclusa la PTL. Gara molto dura che ti lascia andare tranquillo fino al 50° Km per poi dimostrarti quanto possano essere impegnative le montagne che circondano il Bianco. Salite interminabili seguite da discese altrettanto lunghe ed estremamente tecniche, sempre al cospetto di cime maestose ed imponenti. Insomma una gara che merita di essere provata una volta nella vita.
Anche quest'anno al via con l'amico Massimiliano Tebaldi. Con Lui ho condiviso questo nuovo viaggio che ci ha regalato momenti indimenticabili.

Ecco, come sempre il Suo bel racconto che ci regala emozioni dalla prima all'ultima riga.


TDS - SUR LES TRACES DES DUCS DE SAVOIE

TDS un anno dopo.
E' passato un anno, un intero anno con nuove avventure, nuovi viaggi che hanno arricchito il mio bagaglio di esperienze.
Arrivo qui, in modo diverso dall'anno passato.
L'entusiasmo da primo giorno di scuola si è un po' affievolito, ha lasciato spazio alla consapevolezza e durezza di cosa mi aspetta.
Con me sempre Massimo, compagno di viaggio e d''avventura perfetto.
Entrambi abbiamo deciso di chiudere con questa gara, le distanze lunghe almeno per questo anno.
E' come un saggio finale, dove mostrare cosa hai appreso e cosa ti è rimasto di tanto correre tra i monti.
La Valle d'Aosta è sempre un'incanto, impossibile non ammirarla per chi come noi ama la montagna.
E' una bellezza che da un senso di grandezza.
Le sue montagne sono maestose, ti guardano dall'alto con autorevolezza, ti accolgono con la loro magnificenza, con aria bonaria e pacioccona ma nello stesso tempo severa.
Non ti perdonano nulla, ti fanno sentire a casa, in sintonia con loro, ma le devi rispettare.
Sono come un genitore sempre pronto a sorreggerti, ma severo nel far rispettare le regole.
Courmayeur è un paese invaso dai trailers. La valle è in fermento.
In questa settimana una gara dopo l'altra, ti fa respirare un'aria di partecipazione che in nessun altro posto  ho travato.
Ti senti importante, ti senti “qualcuno”.
Si anche qui il dio denaro è entrato con prepotenza, dove c'è business, c'è sempre chi cerca un torna conto, ma ti rendi conto che oltre a quello c'è anche tanta passione, passione per la loro terra, per la loro valle, per tutto quello che la fa vivere.
Il Monte Bianco che sovrasta Courmayeur è spettacolare, non ti stanchi mai di ammirarlo.
La Manu che anche questa volta mi accompagna con pazienza, cerca di immortalarla nella sua macchinetta cattura ricordi, i momenti o scorci importanti di questa ennesima avventura .
Con Massimo ci dividiamo le ansie e timori pre gara. Siamo in sintonia anche in quello.
Quest'anno non è stato un granché, troppi ritiri con la spia del dolore accesso, il fisico mi ha mostrato il suo conto, questa gara è importante chiuderla, arrivare in fondo per non sentirsi da buttare via.
La vigilia come sempre è una giornata di ansie, silenzi, dubbi.
Odio le vigilie, mi mettono angoscia, mi riempiono la testa di ma e di se.
Il momento più brutto è la scelta del materiale. Quale maglia?? Quale bandana ?? Quale cappello?? Quale giacca?? E' un continuo ripensamento, fai e rifai lo zaino e alla fine ritorni sempre da dove sei partito.
La notte la passi in dormi veglia, con flash e situazioni che ti inventi ad arte..... la sveglia è una.... benedizione....
Courmayeur si alza con un popolo in movimento immerso nelle sgargianti giacche a vento che regalano un po' di colore a quel poco di buio rimasto.
Tutto e pronto per la festa, la zona di partenza si popola, Incroci sguardi che sono come i tuoi , perduti in quel che verrà, in quel viaggio che ti aspetta, consapevoli che non sarà facile, carichi di dubbi e fiducia.
Con Massimo non occorre che ci parliamo più di tanto, ormai ci conosciamo a memoria, poche parole tirate fuori a fatica. L'obbiettivo è chiaro, oggi si arriva.
La Manu mette via ancora qualche ricordo, intorno a noi parole in spagnolo, inglese, francese....
Mani in alto, musica, speaker, conto alla rovescia, sguardo d'intesa con Massimo.... via si parte.... è iniziato.


Subito cuore che va a mille, si cerca l'adattamento, si cerca l'andare sicuro e continuo. Accanto a me qualcuno scatta come se stesse facendo una ripetuta, li lascio andare, 119 km e 7300 d+ sono tanti da affrontare.... la parola d'ordine è calma o come direbbe il mio amico Mauro.... passo Tor  o modalità serenità alla Gabriele....
Eccola la montagna, davanti a noi. Con la prima luce si apre la vallata, il Monte Bianco con la sua cima innevata ci controlla. Corriamo di fianco a lui. Timidamente in punta di piedi cercando di non disturbare quella quiete. Si sentono respiri affannati e bacchette che sbattono in terra dando una specie di ritmo e liberando una improbabile musica
Lo sguardo si divide tra lo spettacolo naturale e il sentiero che percorriamo.
Il freddo è sparito , la temperatura si è alzata il mio corpo è caldo.
In alcuni punti, gruppetti di persone ci riempiono di bravo, bonne courage, super.... e allora ti senti veramente importante e capisci perchè sei là, perché nonostante tutto con la tua schiena che reclama a voce alta un po' di riposo, tu sei là a trovare piacere nella fatica, sei là con chi capisce cosa vuol dire tutto questo, dividi questa avventura con chi dividi i tuoi allenamenti e non c'è nessun orologio che conta i minuti perché queste gare si misurano in ore e una gara che dura ore la puoi condividere solo con chi ti capisce a sguardi.
Sappiamo che la parte difficile arriva dopo il 50 km, l'importante è arrivarci in forze.
Prima vetta 2600 metri di altezza, il vento ti gela in un attimo, il tuo corpo bagnato dal sudore del  tuo salire si ghiaccia in un istante. Si cerca subito riparo, si scende a valle per poi risalire.
Sarà questo il tema della giornata si sale si passa la forcella o col, come lo chiamano da queste parti, e si risale. Salite infinite con altrettanti discese che cullano le tue gambe in maniera non proprio piacevole.


In valle fa caldo mentre in vetta il vento ti “rinfresca”, il sole continua a fare il suo lavoro e brucia il tuo viso senza pietà.
Al 36° km, 7 ore circa di corsa..... La Manu in alto ad incoraggiarci.
Si comincia a sentire la montagna , la montagna si sta appropriando del tuo corpo, la senti dentro di te, la senti nelle tue gambe, nei tuoi occhi, la vivi sul tuo corpo.... senti che tutto questo è quello che vuoi, e anche se è difficile da far capire, è quello che cerchi, quello che volevi, non ti importa del tempo di gara, di quanto ci metterai, anche se il tuo spirito competitivo rimane intatto, cerchi e trovi la montagna, una montagna che non deve far vetrina, che non ti deve far pavoneggiare in bar per le tue imprese, ma che ti riempie di “vissuto”, di momenti che faranno parte della tua storia, di quello che sei.....
50 km …. ora arriva il bello... la parte “cattiva”.
16 km 1900 metri di dislivello. Una salita che va in cielo, con pochi tornanti, su dritta, attraverso il bosco e prato, con il sole che accompagna il tuo salire.
Le braccia e mani stringono i bastoncini ritmano con le gambe un andamento lento e continuo, senza interruzione. Massimo guida il salire, io lo seguo a distanza.
Si continua con il motto “va tutto bene” è scacciamo dalla testa quelle piccole crisi che si manifestano.
In una gara lunga oltre allenare il corpo devi allenare la testa, la tua voglia di riuscire. Un pensiero negativo in una parte di gara tosta e lo stop è quasi assicurato, bisogna avere una sana e profonda testardaggine.....

66 km, si riparte dalla base vita a metà dell'opera, frontali accese, il buio è profondo. Le frontali illuminano con una scia il sentiero che sale da una parte e scende dall'altra.
74 km, la crisi arriva ai piedi dell'ennesimo col e come arriva passa.
Bisogna arrivare al 85 km prima di trovare il prossimo ristoro. 19 km infiniti, duri, con due salite che mettono a dura prova la convinzione di continuare. Le discese sono tutte tecniche, difficili, si scende tra massi e sassi, una corsa mai libera, senza poter lasciarsi andare per non finire  a testa in giù. La frontale puntata sul terreno, attenzione al massimo, si comincia ad essere stanchi e i riflessi perdono in brillantezza.
La notte regala tranquillità, è una bella sensazione che accompagna il tuo andare.
95 km, ultime salite ultimo col, forcella, da superare, col de tricot.
Arriviamo ai suoi piedi con il dovuto rispetto, ma con la consapevolezza che è l'ultimo. Si va su piano con un ritmo continuo. Un piede dopo l'altro, senza pausa, senza timore, senza arrendersi. Massimo guida...... io lo seguo e mi lascio guidare.
In alto il panorama è bellissimo, l'ultima salita è andata ora 8 km di discesa e poi gli 8 km in piano  per l'entrata trionfale a Chamonix.
8 km interminabili che sembrano i più duri di tutto il “viaggio”. Arriviamo dopo 29 ore, 28:58 per la precisione, con i bastoncini in alto, tra gli applausi e “bravò” lanciati dai bordi della strada, Arriviamo insieme come siamo partiti, io e Massimo, ancora una volta insieme, chiudiamo questa avventura nel migliori dei modi, un viaggio condiviso con un amico vero.


La Manu ad traguardo immortala l'evento..... sono un signore, ho vinto la mia gara, sono arrivato 1 nella mia corsa....... sono arrivato... ora il premio... una birra e che sia fredda!!!!!
Bonne courage.... alla prossima !!!!

Massimiliano Tebaldi