lunedì 18 agosto 2014

Domenica 17 agosto 2014 - Trail delle Creste


Domenica Emanuela Lazzari, Sonia Coccato, Massimiliano Tebaldi e Michele Simion sono andati in trasferta a San Rocco per correre il Trail delle Creste.

Questo il racconto di massimiliano:



Trail delle creste

Appuntamento che oramai sta diventando  un classifico: un Trail corto, 20km ma con un dislivello positivo da non sottovalutare. Si parte da San Rocco e si vanno a trovare le due creste sul Monte Brazome e sul mitico Summano, dove ogni tanto, in allenamento, si va a soffrire arrivando dalla parte più diretta e pendente, in mezzo le discese del colletto e del Prè minore.
Un Trail dove si può sfogare la voglia di salire a trovare la cime e nello stesso tempo, liberare le gambe in delle discese che in alcuni punti diventano tecniche e in altri si fanno domare senza problemi.
Insomma una bella gara, gara che in prima battuta toglie il vestitino estivo per indossare quello autunnale, temperatura intorno i 12  gradi con vento che ti entra dentro dal bavero della giacca e ti regala una sensazione invernale..... strana estate.... in fondo anche noi possiamo definirci strani. Ci alziamo alle 5,00 corriamo spezzandoci le gambe in salita e in discesa, arriviamo quasi sempre sfatti, non siamo l'esempio della “normalità”, però sappiamo cosa è una passione... e questo può bastare, se poi mettiamo che come premio ci basta una buona birra..... be forse non siamo tanto normali, ma sappiamo goderci fino in fondo quello che ci piace.
Del gruppo “amatori in trasferta”, anche Michele, che va come un treno in salita, infatti alla fine fa registrare un gran bel tempo, Sonia sempre in prima linea anche  se dolorante, Manu, che continua a seguirmi con questa mia passione e io nemmeno ci penso a fermarla visto che alla sera.... sprofonda nel divano e Gabriele Vedova che continua a migliorare di volta in volta.
Prima parte della gara che inizia con una salita dolce, che ti culla, che abitua le gambe al dislivello. Si va su piano piano, con qualche fermata dove il sentiero stringe, fermata che interrompe il ritmo di corsa, che ti fa ricominciare da zero. Primi km in apnea per me, primi km faticosi, difficile trovare il ritmo, gambe stanche, che però cominciano ad abituarsi alla salita un po' alla volta, con dosaggio. Ultimo tratto dove la pendenza aumenta e ultimo tratto dove paradossalmente incomincio a ingranare fino ad arrivare sopra per poi rittuffarmi giù nella discesa che ci porterà a metà percorso. Discesa bella, impegnativa nel primo tratto, discesa che invoglia , discesa che tento di prendere con una discreta velocità, mi diverto, bello, corro contento, corro con piacere.
Il percorso lo conosco, come detto è la terza volta che faccio il trail delle creste e contando che ho fatto due volte la Trans d'Havet che arriva dalla parte opposta a quella che ci dirigiamo, so cosa mi aspetta, so che devo andare a trovare l'enorme cristo sul Summano, salutarlo e ributtarmi giù a capofitto verso San Rocco.
Con il passare dei km la voglia aumenta, bella sensazione. Arrivo sopra bene, pronto per sfidare la strada all'ingiù. Corro bene, mi piace, corro a sensazione come sempre, oramai in questi tipi di gare il cronometro è solo qualcosa portata dietro per abitudine.... arrivo soddisfatto, contento, pronto per prendermi il mio solito premio ....... una birra per favore

Massimiliano Tebaldi




sabato 16 agosto 2014

15 agosto 2014 - Cison di Valmarino


IL GIORNO DI FERRAGOSTO MASSIMILIANO HA DECISO PER UNA BELLA CORSA DEL CIRCUITO TREVISANDO.... ECCO LA CRONACA



Cison Di Valmarino

Tempo fa mi ero ripromesso di segnalare gare vicino al mondo trail che con poco offrivano molto e allora come non mettere Cison di Valmarino in questa lista? Gara che fa parte del circuito Trevisando, gara già abbastanza conosciuta e frequentata, gara che si svolge in concomitanza con una festa dell'artigianato, sotto Castel Brando. Posto suggestivo circondato dalle Prealpi Trevigiane, un borgo definito tra i più belli d'Italia, un borgo sicuramente che regala bellezza, ti coinvolge, ti incuriosisce.
Atmosfera festosa, paese in gran spolvero, organizzazione ben oliata, c'è tutto per trasformare una mattina in una bella mattina di sport.
Fino alla fine ero titubante Grappa o Cison.... poi interrogando un po' le mie gambe la scelta va su Cison, 10km e via meglio scaricare un po' in vista dei prossimi impegni, impegni che solo a pensarci mi preoccupano un po'... ma di questo leggerete in seguito.
Partenza alle 9,00, dopo aver avuto il piacere di incontrare e scambiare impressioni con alcuni compagni d'avventura e di squadra, amati di questi tipi di corse.
Si corre in paese per un piccolo tratto e poi si imbocca la strada che ci porta al sentiero della via dell'acqua. Sentiero all'interno del bosco che si snoda affiancando un torrente.... ( la via dell'acqua), con una serie di ponticelli che ci fanno gustare sia il lato destro che il lato sinistro dello stesso... diciamo un sentiero “politicamente corretto” che va da destra a sinistra mostrando la piena bellezza di tutte e due i lati. Si corre con attenzione, fango e roccia bagnata accompagnata da radici affioranti e le radici si sa…. sono come saponette... Se poi mettiamo che non tutti dispongono scarpe da trail... allora l'attenzione è obbligatoria. Unica nota non positiva di questo tipo di corse è la partenza anticipata di camminatori che in un sentiero stretto inevitabilmente fanno da tappo.... però per quanto mi riguarda la cosa è sopportabile..... un po' meno sopportabile per chi fa gara.
Si guadagna un po' di dislivello all'interno del sentiero. Si corre ,si cerca di lasciare andare le gambe... e il risultato è che la voglia  aumenta con la strada...così scruto la parte alta, del sentiero, scruto le Prealpi, le vette. Corro con il naso all'insù guardando le cime, cerco inconsapevolmente un sentiero che mi porti in alto....in fondo è frustante correre sotto, il bello è arrivare sopra..... 5 km salita oramai finita, a dx indicazione rifugio loff... gambe che in pieno consenso con la testa girano e abbandonano la corsa...si va in cima, si va a conquistare quel poco di panorama. Si sale in un sentiero ripido che va su , in alcuni tratti anche esposto, la voglia di arrivare sopra è intatta, bello scoprirlo di volta in volta. Si va su si spinge a trovare la vetta , si arriva in alto si dovrebbe continuare in cresta , ma i miei compagni sono giù che mi aspettano, non sanno di questa mia deviazione e quindi di nuovo giù a prendersi quel poco di discesa degna di chiamarsi con questo nome...e poi una volta giù via di corsa a liberare le gambe dallo sforzo della salita, via verso il traguarda..... ma al 7 km altro sentiero che va all'insù, maledetta curiosità!!! Altra virata altra salita fino ad uscire dal sotto bosco fino a raggiungere la roccia e poi via di nuovo giù....a ritrovare la via della corsa.... Arrivo in paese soddisfatto, contento, contento si riscoprire ogni volta la mia passione, contento di non essere “stanco”, di avere ancora quella voglia che giustifica tutto, che ti manda in alto anche se non è richiesto...Bello....peccato solo che il mio premio preferito in questo tipo di corse manca....ci rifaremo a casa..... bella giornata bella corsa, chi vuol provare cosa è il trail qui ne può avere un piccolo assaggio....

Massimiliano Tebaldi



lunedì 4 agosto 2014

3 luglio 2014 - CAMIGNADA PO SIÈ REFUGE


Domenica Massimiliano Tebaldi e co. hanno partecipato alla Camignada po siè refuge, gara favolosa che tocca alcuni luoghi tra i più maestosi delle Dolomiti.

Ecco il racconto di Massimiliano:



Camignada 6 rifugi

Prima volta per me, gara che non avevo mai fatto, gara che comunque mi ha sorpreso positivamente, gara da montagna vera 30km, in realtà alla fine 32, dove la parte da leone la fa la discesa. Discesa finale, lunga bella, tecnica. Discesa dove gli specialisti fanno la differenza e dove i comuni mortali come me provano a lasciare andare le gambe, vivendo appieno quella sensazione di velocità mista fatica che ti appaga, che ti soddisfa, che ti esalta.
Partenza da Misurina alle 8,00. Siamo in tanti, pettorali esauriti, 1400 persone, e questa è la parte che più mi fa paura. Tanta gente e sentieri da montagna non vanno d'accordo, si rischia di accendere le quattro frecce e aspettare in coda dove il sentiero sale o si fa più tecnico.
Questa gara per molti è un battesimo in questo tipo corse, c'è voglia di provare, di capire cosa è la corsa in montagna , di capire la differenza. Molti aggiustano il cronometro, alla fine si accorgeranno che qui quel piccolo “aggeggio” conta poco. Qui la differenza non la fanno i km ma la natura.
La salita con la sua pendenza, la discesa con le sue insidie, le montagne con la loro bellezza, prendi tutto mettilo insieme, aggiungi la voglia di arrivare in alto, di scoprire cosa c'è li in quel puntino in alto e avrai la corsa in montagna. Tutto questo per me è montagna, tutto questo è fatica e gioia.
Tanti amici alla partenza, c'è tempo per raccontarsi per scambiarsi esperienze. Con me Michele, sempre più affascinato dal trail e sempre più agguerrito, alla fine farà un gran bel tempo, Giovanni l'uomo che non molla mai, la manu.... si la manu, piena di incertezze di domande, per lei prima esperienza di montagna vera..... la mia speranza e quella che nel suo viaggio in solitudine capisca..... il “valore del silenzio”.... grande Manu !!!! Presenti anche Maurizio e Daniele con Marianna e il loro gruppo, Gabriele Vedova sempre più frequentatore di queste gare e sempre più forte, Emanuele e famiglia e Luca, che al traguardo mi avvicina e mi dice “faccio queste gare per colpa tua” e allora per colpa mia... bevi una birra....
Partenza alle 8,00 strada che sale verso le tre cime di Lavaredo, prima asfalto e poi il tanto desiderato sentiero. Strada che sale e il gruppo si sgrana. Dobbiamo trovare i sei rifugi salutarli e scendere per arrivare da trionfatori ad Auronzo. Salita non impossibile, tempo ottimo, piacere che aumenta. Non spingo molto ma cerco comunque una andatura accettabile. In alto le tre cime, esaltazione della bellezza, un banchetto per i miei occhi, chi vuole scoprire il motivo di queste mie corse ,venga qui, non ci sarà bisogno di altre spiegazioni.
Tempo ottimo per correre, non piove e non fa caldo. Corro guardandomi intorno, macino strada e km ma non li sento, sono contento di essere qui, sono nel mio parco giochi.
Si corre in cresta si arriva ai rifugi si riparte si superano le due forcelle spingendo a testa in giù, curvi sulle proprie ginocchia, fino a trovare la discesa, la discesona finale e allora ci si lascia andare, tra salti e curve, a zompettare da un masso all'altro, giù verso Auronzo, giù più veloce possibile, bello. Arrivo in fondo con Giovanni e Gabriele che ho recuperato in discesa, ora quasi 7 km di piano al sole, la gara per me è finita sotto la discesa, ora passerella sotto il sole fino ad Auronzo, Auronzo che ci aspetta per farci festa e per il mio meritato premio....... una birra per favore !!!!

Massimiliano Tebaldi


domenica 3 agosto 2014

TERRA ACQUA CIELO 3 AGOSTO 2014

VAL SEGNARA, 3 agosto 2014
 
Si è conclusa la terza edizione della Terra Acqua Cielo che ha visto la partecipazione di oltre 300 atleti sulle quattro gare previste, TAC Short, TAC Wild, Only Wild e TAC Twins. Il meteo non ha fermato i trailers che hanno corso lungo i sentieri della Val Segnara sotto una pioggia battente per la prima parte della mattinata. Il trionfatore della versione lunga (TAC Wild, 50 km 4.000D+) è stato Giulio Ornati (Salomon) che ha chiuso la terza edizione in 6:13:00, confermando ancora una volta la sua ottima forma, seguito poi dall’elvetico Giorgio Pongelli (U.S. Capriaschese) in 6:27:32 e infine da Stefano Trisconi (Dynafit) che ha chiuso in 6:29:31.

Tra le donne domina Lisa Borzani (Team Vibram) che ha chiuso in 8:13:41, seguita da Graziana Pè in 8:24:29 e infine da Nicoletta Rossetti (ASD Gravellona VCO) in 8:43:00.

La versione media, la TAC Only Wild (32km) ha visto la vittoria di Fabio Di Giacomo (Runners Valbossa) con il tempo di 4:26:41, seguito da Max Valsesia (Dynafit) 4:33:28, infine El Arbaoui Brahim (Veddasca Molinera) ha completato il podio con il tempo di 4:38:15. Tra le donne vince Lucia Ferrarini (ASD Nirvana Verde) in 5:52:00, seguita da Daniela Margarini (Avis Marathon Verbania) 6:03:04, attualmente siamo in attesa della terza classificata.
La versione breve della TAC (Short, 27km D+ 1870) ha visto il successo di Christian Minoggio (Podistica Cannobio) col tempo di 2:51:08 (nuovo record), seguito da Ennio Frassetti (GDS Genzianella) con 2:59:38 e da Zoppis Francesco (ASD Castiglione) con 3:12:31. In campo femminile successo di Annalisa Cappelletti (Genzianella) che bissa dopo il successo al Vertical di sabato 2 agosto con il tempo di 3:49:15, secondo posto per Ombretta Mistri con 3:57:59 e terzo per Luisella Viganò con 4:04:52.
Nella TAC Twins (staffetta da 32+16 km) ha vinto la coppia Michele Fantoli ed Enrico Zambonini (Caddese/Genzianella) con il tempo totale di 6:05:48 seguiti dalla coppia Maurizio Mora e Mauro Toniolo (Runners Varese e Atletica Verbano) 6:13:50 ed infine dalla coppia mista Alfredo Fasolo e Michela Piana (Avis Marathon/Valetudo Skyrunning) che hanno chiuso in 6:57:50.