sabato 16 agosto 2014

15 agosto 2014 - Cison di Valmarino


IL GIORNO DI FERRAGOSTO MASSIMILIANO HA DECISO PER UNA BELLA CORSA DEL CIRCUITO TREVISANDO.... ECCO LA CRONACA



Cison Di Valmarino

Tempo fa mi ero ripromesso di segnalare gare vicino al mondo trail che con poco offrivano molto e allora come non mettere Cison di Valmarino in questa lista? Gara che fa parte del circuito Trevisando, gara già abbastanza conosciuta e frequentata, gara che si svolge in concomitanza con una festa dell'artigianato, sotto Castel Brando. Posto suggestivo circondato dalle Prealpi Trevigiane, un borgo definito tra i più belli d'Italia, un borgo sicuramente che regala bellezza, ti coinvolge, ti incuriosisce.
Atmosfera festosa, paese in gran spolvero, organizzazione ben oliata, c'è tutto per trasformare una mattina in una bella mattina di sport.
Fino alla fine ero titubante Grappa o Cison.... poi interrogando un po' le mie gambe la scelta va su Cison, 10km e via meglio scaricare un po' in vista dei prossimi impegni, impegni che solo a pensarci mi preoccupano un po'... ma di questo leggerete in seguito.
Partenza alle 9,00, dopo aver avuto il piacere di incontrare e scambiare impressioni con alcuni compagni d'avventura e di squadra, amati di questi tipi di corse.
Si corre in paese per un piccolo tratto e poi si imbocca la strada che ci porta al sentiero della via dell'acqua. Sentiero all'interno del bosco che si snoda affiancando un torrente.... ( la via dell'acqua), con una serie di ponticelli che ci fanno gustare sia il lato destro che il lato sinistro dello stesso... diciamo un sentiero “politicamente corretto” che va da destra a sinistra mostrando la piena bellezza di tutte e due i lati. Si corre con attenzione, fango e roccia bagnata accompagnata da radici affioranti e le radici si sa…. sono come saponette... Se poi mettiamo che non tutti dispongono scarpe da trail... allora l'attenzione è obbligatoria. Unica nota non positiva di questo tipo di corse è la partenza anticipata di camminatori che in un sentiero stretto inevitabilmente fanno da tappo.... però per quanto mi riguarda la cosa è sopportabile..... un po' meno sopportabile per chi fa gara.
Si guadagna un po' di dislivello all'interno del sentiero. Si corre ,si cerca di lasciare andare le gambe... e il risultato è che la voglia  aumenta con la strada...così scruto la parte alta, del sentiero, scruto le Prealpi, le vette. Corro con il naso all'insù guardando le cime, cerco inconsapevolmente un sentiero che mi porti in alto....in fondo è frustante correre sotto, il bello è arrivare sopra..... 5 km salita oramai finita, a dx indicazione rifugio loff... gambe che in pieno consenso con la testa girano e abbandonano la corsa...si va in cima, si va a conquistare quel poco di panorama. Si sale in un sentiero ripido che va su , in alcuni tratti anche esposto, la voglia di arrivare sopra è intatta, bello scoprirlo di volta in volta. Si va su si spinge a trovare la vetta , si arriva in alto si dovrebbe continuare in cresta , ma i miei compagni sono giù che mi aspettano, non sanno di questa mia deviazione e quindi di nuovo giù a prendersi quel poco di discesa degna di chiamarsi con questo nome...e poi una volta giù via di corsa a liberare le gambe dallo sforzo della salita, via verso il traguarda..... ma al 7 km altro sentiero che va all'insù, maledetta curiosità!!! Altra virata altra salita fino ad uscire dal sotto bosco fino a raggiungere la roccia e poi via di nuovo giù....a ritrovare la via della corsa.... Arrivo in paese soddisfatto, contento, contento si riscoprire ogni volta la mia passione, contento di non essere “stanco”, di avere ancora quella voglia che giustifica tutto, che ti manda in alto anche se non è richiesto...Bello....peccato solo che il mio premio preferito in questo tipo di corse manca....ci rifaremo a casa..... bella giornata bella corsa, chi vuol provare cosa è il trail qui ne può avere un piccolo assaggio....

Massimiliano Tebaldi