IL GIORNO DI FERRAGOSTO MASSIMILIANO HA DECISO PER UNA BELLA CORSA DEL CIRCUITO TREVISANDO.... ECCO LA CRONACA
Cison Di Valmarino
Tempo
fa mi ero ripromesso di segnalare gare vicino al mondo trail che con poco
offrivano molto e allora come non mettere Cison di Valmarino in questa lista? Gara
che fa parte del circuito Trevisando, gara già abbastanza conosciuta e
frequentata, gara che si svolge in concomitanza con una festa dell'artigianato,
sotto Castel Brando. Posto suggestivo circondato dalle Prealpi Trevigiane, un
borgo definito tra i più belli d'Italia, un borgo sicuramente che regala
bellezza, ti coinvolge, ti incuriosisce.
Atmosfera
festosa, paese in gran spolvero, organizzazione ben oliata, c'è tutto per
trasformare una mattina in una bella mattina di sport.
Fino
alla fine ero titubante Grappa o Cison.... poi interrogando un po' le mie gambe
la scelta va su Cison, 10km e via meglio scaricare un po' in vista dei prossimi
impegni, impegni che solo a pensarci mi preoccupano un po'... ma di questo
leggerete in seguito.
Partenza
alle 9,00, dopo aver avuto il piacere di incontrare e scambiare impressioni con
alcuni compagni d'avventura e di squadra, amati di questi tipi di corse.
Si
corre in paese per un piccolo tratto e poi si imbocca la strada che ci porta al
sentiero della via dell'acqua. Sentiero all'interno del bosco che si snoda
affiancando un torrente.... ( la via dell'acqua), con una serie di ponticelli
che ci fanno gustare sia il lato destro che il lato sinistro dello stesso... diciamo
un sentiero “politicamente corretto” che va da destra a sinistra mostrando la
piena bellezza di tutte e due i lati. Si corre con attenzione, fango e roccia
bagnata accompagnata da radici affioranti e le radici si sa…. sono come
saponette... Se poi mettiamo che non tutti dispongono scarpe da trail... allora
l'attenzione è obbligatoria. Unica nota non positiva di questo tipo di corse è
la partenza anticipata di camminatori che in un sentiero stretto
inevitabilmente fanno da tappo.... però per quanto mi riguarda la cosa è
sopportabile..... un po' meno sopportabile per chi fa gara.
Si
guadagna un po' di dislivello all'interno del sentiero. Si corre ,si cerca di
lasciare andare le gambe... e il risultato è che la voglia aumenta con la strada...così scruto la parte
alta, del sentiero, scruto le Prealpi, le vette. Corro con il naso all'insù
guardando le cime, cerco inconsapevolmente un sentiero che mi porti in
alto....in fondo è frustante correre sotto, il bello è arrivare sopra..... 5 km
salita oramai finita, a dx indicazione rifugio loff... gambe che in pieno
consenso con la testa girano e abbandonano la corsa...si va in cima, si va a
conquistare quel poco di panorama. Si sale in un sentiero ripido che va su , in
alcuni tratti anche esposto, la voglia di arrivare sopra è intatta, bello
scoprirlo di volta in volta. Si va su si spinge a trovare la vetta , si arriva
in alto si dovrebbe continuare in cresta , ma i miei compagni sono giù che mi
aspettano, non sanno di questa mia deviazione e quindi di nuovo giù a prendersi
quel poco di discesa degna di chiamarsi con questo nome...e poi una volta giù
via di corsa a liberare le gambe dallo sforzo della salita, via verso il
traguarda..... ma al 7 km altro sentiero che va all'insù, maledetta
curiosità!!! Altra virata altra salita fino ad uscire dal sotto bosco fino a
raggiungere la roccia e poi via di nuovo giù....a ritrovare la via della
corsa.... Arrivo in paese soddisfatto, contento, contento si riscoprire ogni
volta la mia passione, contento di non essere “stanco”, di avere ancora quella
voglia che giustifica tutto, che ti manda in alto anche se non è
richiesto...Bello....peccato solo che il mio premio preferito in questo tipo di
corse manca....ci rifaremo a casa..... bella giornata bella corsa, chi vuol
provare cosa è il trail qui ne può avere un piccolo assaggio....
Massimiliano Tebaldi