Domenica Massimiliano Tebaldi e co. hanno partecipato alla Camignada po siè refuge, gara favolosa che tocca alcuni luoghi tra i più maestosi delle Dolomiti.
Ecco il racconto di Massimiliano:
Camignada 6 rifugi
Prima
volta per me, gara che non avevo mai fatto, gara che comunque mi ha sorpreso
positivamente, gara da montagna vera 30km, in realtà alla fine 32, dove la
parte da leone la fa la discesa. Discesa finale, lunga bella, tecnica. Discesa
dove gli specialisti fanno la differenza e dove i comuni mortali come me
provano a lasciare andare le gambe, vivendo appieno quella sensazione di
velocità mista fatica che ti appaga, che ti soddisfa, che ti esalta.
Partenza
da Misurina alle 8,00. Siamo in tanti, pettorali esauriti, 1400 persone, e
questa è la parte che più mi fa paura. Tanta gente e sentieri da montagna non
vanno d'accordo, si rischia di accendere le quattro frecce e aspettare in coda
dove il sentiero sale o si fa più tecnico.
Questa
gara per molti è un battesimo in questo tipo corse, c'è voglia di provare, di
capire cosa è la corsa in montagna , di capire la differenza. Molti aggiustano
il cronometro, alla fine si accorgeranno che qui quel piccolo “aggeggio” conta
poco. Qui la differenza non la fanno i km ma la natura.
La
salita con la sua pendenza, la discesa con le sue insidie, le montagne con la
loro bellezza, prendi tutto mettilo insieme, aggiungi la voglia di arrivare in
alto, di scoprire cosa c'è li in quel puntino in alto e avrai la corsa in
montagna. Tutto questo per me è montagna, tutto questo è fatica e gioia.
Tanti
amici alla partenza, c'è tempo per raccontarsi per scambiarsi esperienze. Con
me Michele, sempre più affascinato dal trail e sempre più agguerrito, alla fine
farà un gran bel tempo, Giovanni l'uomo che non molla mai, la manu.... si la
manu, piena di incertezze di domande, per lei prima esperienza di montagna
vera..... la mia speranza e quella che nel suo viaggio in solitudine
capisca..... il “valore del silenzio”.... grande Manu !!!! Presenti anche
Maurizio e Daniele con Marianna e il loro gruppo, Gabriele Vedova sempre più
frequentatore di queste gare e sempre più forte, Emanuele e famiglia e Luca,
che al traguardo mi avvicina e mi dice “faccio queste gare per colpa tua” e
allora per colpa mia... bevi una birra....
Partenza
alle 8,00 strada che sale verso le tre cime di Lavaredo, prima asfalto e poi il
tanto desiderato sentiero. Strada che sale e il gruppo si sgrana. Dobbiamo
trovare i sei rifugi salutarli e scendere per arrivare da trionfatori ad
Auronzo. Salita non impossibile, tempo ottimo, piacere che aumenta. Non spingo
molto ma cerco comunque una andatura accettabile. In alto le tre cime,
esaltazione della bellezza, un banchetto per i miei occhi, chi vuole scoprire
il motivo di queste mie corse ,venga qui, non ci sarà bisogno di altre
spiegazioni.
Tempo
ottimo per correre, non piove e non fa caldo. Corro guardandomi intorno, macino
strada e km ma non li sento, sono contento di essere qui, sono nel mio parco
giochi.
Si
corre in cresta si arriva ai rifugi si riparte si superano le due forcelle
spingendo a testa in giù, curvi sulle proprie ginocchia, fino a trovare la
discesa, la discesona finale e allora ci si lascia andare, tra salti e curve, a
zompettare da un masso all'altro, giù verso Auronzo, giù più veloce possibile,
bello. Arrivo in fondo con Giovanni e Gabriele che ho recuperato in discesa,
ora quasi 7 km di piano al sole, la gara per me è finita sotto la discesa, ora
passerella sotto il sole fino ad Auronzo, Auronzo che ci aspetta per farci
festa e per il mio meritato premio....... una birra per favore !!!!
Massimiliano Tebaldi