lunedì 17 marzo 2014

ULTRABERICUS - VICENZA SABATO 15 MARZO 2014

Finalmente Sabato 15 Marzo 2014 con la Ultrabericus si riapre ufficialmente, per noi Veneti, la stagione Trail 2014.
Impazienti e scalpitanti al via il solito gruppo di innarrestabili trailer:


Lisa Borzani
Gabriele Giraldo
Giovanni Loconsole
Massimiliano Tebaldi
Massimo Marini
Mauro Schiavon
Paolo Pajaro
Walter Bessega









Lisa non smentisce le aspettative i si piazza al 2° posto dietro a Federecia Boifava.

Paolo Pajaro, oggi in fase di recupero dopo un ottima prestazione alla Strasimeno, conquista la 4ª posizione nella gara a staffetta in coppia con la mitica Cecilia Mora "Dalle Alpi agli Euganei".
Grandissimi tutti gli altri che concludono la propria gara con ottimi risultati.
Massimiliano, molto saggiamente, ha deciso di fermarsi al cambio staffetta al 35° Km. Un fastidio alla coscia che lo martella ormai da un po' di tempo lo ha costretto a desistere per evitare di compromettere il resto della stagione.








SOTTO IL FANTASTICO RACCONTO DELLA GARA DI MASSIMILIANO






Si ritorna al trial, la nuova stagione ha inizio. Ultrabericus 66 km tra i colli berici con partenza e arrivo a Vicenza in piazza dei signori.
Dalla strada si ritorna ai sentieri ai boschi , alle mulattiere , con pendenze non troppo ripide accettabile in un percorso abbastanza "corri bile" per chi ha gambe e voglia di provarci. Io speaker ha definito questa corsa come la  Milano Sanremo del ciclismo, la corsa che apre la stagione, che da il via alla giostra.
Siamo li tutti presenti, che riassaporiamo il clima pre gara del trail. Ritroviamo amici, ci scambiamo qualche pacca sulle spalle , sorrisi a trentadue denti,  opinioni, speranze, impegni futuri. Ritroviamo la palestra come spogliatoi e quel sano clima di cameratismo di appartenenza che ci unisce.
Per molti non siamo nulla, la federazione ci ignora, la nostra Lisa nazionale di ultratrail non viene riconosciuta meritevole di menzione, ma  noi  di quella gente, di chi viene in giacca e cravatta  e frequenta la stanza dei bottoni, non ci interessa ,a noi interessano i nostri amici e chi come noi condivide una passione e ogni tipo di corsa , dalla breve alla lunga, dalla corta all'ultra, dalla strada  ai sentieri, Voi uomini piccoli vestiti da grandi non avete nulla che ci appartiene , voi senza di noi non siete nulla, noi senza di voi continuiamo a vivere le nostre emozione e percorrere le nostre passioni....noi cari signori "abbiamo sogni  da vivere, voi qualche frustrazione da farvi passare".
Oggi è importante esserci, per me almeno. Dovevo esserci , non sono preparato, vengo da uno stop, ho saltato Treviso, ma oggi dovevo almeno provarci, stare insieme al mio gruppo, al popolo del trail, a dare il buongiorno alla nuova stagione, li in piazza dei signori con il mio zaino pieno di speranze e iscrizioni già fatte, con i miei obbiettivi futuri da rincorrere. oggi amici sono qua e come sempre proverò a dare tutto quello che riesco a dare, senza pazzie , senza rompersi, cercando di arrivare il più lontano possibile.
Musica, arco, speaker e cuore a mille, chi non ha provato questo non sa cosa si perde. Dentro di te tutto batte all'impazzata, ti guardi intorno e vedi sguardi come il tuo, vivi, impazienti, pronti a lanciarsi sulla nuova avventura. Il tempo non passa mai...... poi il via, si parte e adesso tutta quell'ansia la rigetti nelle gambe, le riempi in un attimo di tutta l'adrenalina che era rimasta in circolo nel tuo corpo, le riempi  in un attimo di tutto la forza che non potevi buttare fuori. I tuoi piedi sbattano sull' asfalto il più velocemente possibile, cercano la terra , vogliono la pendenza, il tuo corpo si rivuole appropriare di quelle sensazione che hai lasciato in letargo prima dell'inverno. Via alla prima salita, si accorcia il passo e si sale, a testa alta a cercare il primo scollina mento, a vedere cosa c'è dopo, a cercare la discesa  il sentiero, l'erba. Tanti omini in fila che procedono verso il comune obbiettivo, arrivare.
Per me partenza tranquilla, ho fastidio da subito alla coscia, non corro sciolto, ma corro.
Discese controllate con paura di rifare di nuovo crac, salite tranquille con sguardo basso, fisso sui piedi di chi ti precede. Sudore che aumenta , corpo che cerca l'equilibrio, cerca di adattarsi , di trovare il punto di giusto compromesso. Sensazioni che avevo per un po' messo da parte, ma che ritornano subito mie dopo pochi minuti. Macini strada, al tuo ritmo, cerci di non consumarti subito. Il tempo passa, corri, sali scendi, corri in piano, cerchi di ascoltarti, cerchi di capire come sei messo, ma non ho molte energie, capisco che sarà dura per me, non sono abbastanza allenato, non ho distanza e dislivello. Cerco di correre isolandomi, senza lasciarmi trascinare, cerco un ritmo da mantenere, cerco di concentrarmi . Dopo due ore di corsa la spia comincia ad accendersi, sto finendo l'energia e la forza, rallento , non esagero, al ristoro mangio con calma, riparto.
Dopo il 25 km la gamba comincia a lamentarsi più forte, continuo senza strappi, cerco un ritmo ragionevole. Cerco la forza nella testa, ma oggi non ho abbastanza forza, mi sto scaricando. Il mio pensiero è quello di non compromettere la stagione, faccio troppo fatica il rischio è quello di arrivare "Sfatto" con la spia in piena riserva, stressando gambe e testa.
Al 30 km prendo la decisione: al cambio staffetta mi fermo. Ultimi km fatti scarico, con la testa in vacanza, a camminare per arrivare al cambio staffetta, rimetto via il mio spirito battagliero e tiro fuori quello riflessivo, meglio fermarsi e non compromettere tutto. 36km e stop, qui finisce la mia avventura, ritorno a testa bassa con un giramento di c......, ma oggi era l'unica scelta possibile.
I miei compagni i miei amici sfoderano una super prestazione con Lisa che si prende il 2° posto dietro a una Boifava eccezionale, per me doccia e casa...avrò tempo per recuperare, però prima almeno una birra me la sono meritata....... buona corsa in salita e discesa.
Massimiliano Tebaldi