Impazienti e scalpitanti al via il solito gruppo di innarrestabili trailer:
Lisa Borzani
Gabriele Giraldo
Giovanni Loconsole
Massimiliano Tebaldi
Massimo Marini
Mauro Schiavon
Paolo Pajaro
Walter Bessega
Lisa non smentisce le aspettative i si piazza al 2° posto dietro a Federecia Boifava.
Paolo Pajaro, oggi in fase di recupero dopo un ottima prestazione alla Strasimeno, conquista la 4ª posizione nella gara a staffetta in coppia con la mitica Cecilia Mora "Dalle Alpi agli Euganei".
Grandissimi tutti gli altri che concludono la propria gara con ottimi risultati.
Massimiliano, molto saggiamente, ha deciso di fermarsi al cambio staffetta al 35° Km. Un fastidio alla coscia che lo martella ormai da un po' di tempo lo ha costretto a desistere per evitare di compromettere il resto della stagione.
SOTTO IL FANTASTICO RACCONTO DELLA GARA DI MASSIMILIANO
Si ritorna al trial, la nuova
stagione ha inizio. Ultrabericus 66 km tra i colli berici con partenza e arrivo
a Vicenza in piazza dei signori.
Dalla strada si ritorna ai sentieri
ai boschi , alle mulattiere , con pendenze non troppo ripide accettabile in un
percorso abbastanza "corri bile" per chi ha gambe e voglia di
provarci. Io speaker ha definito questa corsa come la Milano Sanremo del
ciclismo, la corsa che apre la stagione, che da il via alla giostra.
Siamo li tutti presenti, che
riassaporiamo il clima pre gara del trail. Ritroviamo amici, ci scambiamo
qualche pacca sulle spalle , sorrisi a trentadue denti, opinioni,
speranze, impegni futuri. Ritroviamo la palestra come spogliatoi e quel sano
clima di cameratismo di appartenenza che ci unisce.
Per
molti non siamo nulla, la federazione ci ignora, la nostra Lisa nazionale di
ultratrail non viene riconosciuta meritevole di menzione, ma noi di
quella gente, di chi viene in giacca e cravatta e frequenta la stanza dei
bottoni, non ci interessa ,a noi interessano i nostri amici e chi come noi
condivide una passione e ogni tipo di corsa , dalla breve alla lunga, dalla
corta all'ultra, dalla strada ai sentieri, Voi uomini piccoli vestiti da
grandi non avete nulla che ci appartiene , voi senza di noi non siete nulla,
noi senza di voi continuiamo a vivere le nostre emozione e percorrere le nostre
passioni....noi cari signori "abbiamo sogni da vivere, voi qualche
frustrazione da farvi passare".
Oggi è importante esserci, per me
almeno. Dovevo esserci , non sono preparato, vengo da uno stop, ho saltato
Treviso, ma oggi dovevo almeno provarci, stare insieme al mio gruppo, al popolo
del trail, a dare il buongiorno alla nuova stagione, li in piazza dei signori
con il mio zaino pieno di speranze e iscrizioni già fatte, con i miei
obbiettivi futuri da rincorrere. oggi amici sono qua e come sempre proverò a
dare tutto quello che riesco a dare, senza pazzie , senza rompersi, cercando di
arrivare il più lontano possibile.
Musica, arco, speaker e cuore a
mille, chi non ha provato questo non sa cosa si perde. Dentro di te tutto batte
all'impazzata, ti guardi intorno e vedi sguardi come il tuo, vivi, impazienti,
pronti a lanciarsi sulla nuova avventura. Il tempo non passa mai...... poi il
via, si parte e adesso tutta quell'ansia la rigetti nelle gambe, le riempi in
un attimo di tutta l'adrenalina che era rimasta in circolo nel tuo corpo, le
riempi in un attimo di tutto la forza che non potevi buttare fuori. I
tuoi piedi sbattano sull' asfalto il più velocemente possibile, cercano la
terra , vogliono la pendenza, il tuo corpo si rivuole appropriare di quelle
sensazione che hai lasciato in letargo prima dell'inverno. Via alla prima
salita, si accorcia il passo e si sale, a testa alta a cercare il primo
scollina mento, a vedere cosa c'è dopo, a cercare la discesa il sentiero, l'erba. Tanti omini in fila che
procedono verso il comune obbiettivo, arrivare.
Per me partenza tranquilla, ho
fastidio da subito alla coscia, non corro sciolto, ma corro.
Discese controllate con paura di
rifare di nuovo crac, salite tranquille con sguardo basso, fisso sui piedi di
chi ti precede. Sudore che aumenta , corpo che cerca l'equilibrio, cerca di
adattarsi , di trovare il punto di giusto compromesso. Sensazioni che avevo per
un po' messo da parte, ma che ritornano subito mie dopo pochi minuti. Macini
strada, al tuo ritmo, cerci di non consumarti subito. Il tempo passa, corri,
sali scendi, corri in piano, cerchi di ascoltarti, cerchi di capire come sei
messo, ma non ho molte energie, capisco che sarà dura per me, non sono
abbastanza allenato, non ho distanza e dislivello. Cerco di correre isolandomi,
senza lasciarmi trascinare, cerco un ritmo da mantenere, cerco di concentrarmi
. Dopo due ore di corsa la spia comincia ad accendersi, sto finendo l'energia e
la forza, rallento , non esagero, al ristoro mangio con calma, riparto.
Dopo il 25 km la gamba comincia a
lamentarsi più forte, continuo senza strappi, cerco un ritmo ragionevole. Cerco
la forza nella testa, ma oggi non ho abbastanza forza, mi sto scaricando. Il
mio pensiero è quello di non compromettere la stagione, faccio troppo fatica il
rischio è quello di arrivare "Sfatto" con la spia in piena riserva,
stressando gambe e testa.
Al 30 km prendo la decisione: al
cambio staffetta mi fermo. Ultimi km fatti scarico, con la testa in vacanza, a
camminare per arrivare al cambio staffetta, rimetto via il mio spirito
battagliero e tiro fuori quello riflessivo, meglio fermarsi e non compromettere
tutto. 36km e stop, qui finisce la mia avventura, ritorno a testa bassa con un
giramento di c......, ma oggi era l'unica scelta possibile.
I miei compagni i miei amici
sfoderano una super prestazione con Lisa che si prende il 2° posto dietro a una
Boifava eccezionale, per me doccia e casa...avrò tempo per recuperare, però
prima almeno una birra me la sono meritata....... buona corsa in salita e
discesa.
Massimiliano Tebaldi