lunedì 1 giugno 2015
MARATHON RACE - ANNECY FRANCIA 30/05/2015
Anche Paolo Pajaro si è recato in terra di Francia per accompagnare Lisa al Mondiale IAU e per partecipare alla Marathon Race, una delle gare in programma in questo weekand intenso di Annecy.
Paolo chiude la sua gara 1° di categoria e 37° assoluto.
TECNICA MAXI RACE - ANNECY 30/05/2015
Sabato scorso il nostro Alberto Pandiani ha corso la Tecnica Maxi Race ad Annecy. Ecco di seguito il suo racconto delle emozioni vissute in gara.
TECNICA MAXI RACE - ANNECY
30/05/2015
Sono le sei, mi rigiro nel letto, la
corsa è terminata da appena otto ore non riesco a dormire, non riesco a
riordinare i miei pensieri e le emozioni della gara di ieri, tanta fatica
troppa sofferenza, mi chiedo se ne valga la pena per la prima volta dopo aver
tagliato il traguardo non ho pensato alla prossima sfida, ma a fare un passo
indietro a rallentare forse a fermarmi almeno per un periodo.
Ma torniamo indietro, Tecnica Maxi
Race, Annecy France, campionato mondiale di ultra trail, mi sono scritto mesi
addietro stregato da un video di presentazione alla corsa, era da tempo che
volevo provare una gara all’estero e questa mi sembrava una buona occasione.
La partenza per noi “umani” è
fissata alle cinque, alle tre e mezza partono i campioni e tra questi c’è Lisa
che farà una gara straordinaria contribuendo per prima alla conquista del
bronzo nella classifica a squadre.
Con puntualità vengono accesi i
rossi bengala che illuminano la notte di Annecy, si parte siamo in tantissimi
più di duemila, lungo il percorso non si riuscirà mai ad essere soli,
velocemente si entra nel bosco inizia ad albeggiare, non serve accendere la
frontale siamo un lungo serpentone che sale, riecheggia di continuo la
parola “gouche” serve ad indicare il lato del sorpasso da parte dei più veloci,
la salita è estenuante 18 kilometri nel bosco mai uno squarcio di panorama,
salgo senza fatica ma la testa è da un’altra parte, sono svuotato il fisico
lavora bene ma i pensieri sono tutti negativi, è subito crisi, certo dopo
quindici kilometri non è di buon auspicio.
Avanti, avanti arrivo al ristoro li
trovo conforto, riparto ora sono più sereno, inizia la discesa di quelle
odiose, sassi, radici e fango però non è male riesco a ad andare, il sole
inizia a farsi alto fa caldo devo bere di continuo, ricomincio a salire, bosco
solo bosco appena due scorci sul lago cinto dalle sue splendide montagne.
Prima del ristoro di mezza corsa,
tre kilometri di asfalto sotto una canicola micidiale, vedo che tutti rallentano
si fa veramente fatica, ma a bordo strada gli spettatori non
mancano mai di incitarti, bravò, bravò superbe è bello tanto entusiasmo
fa piacere aiuta, ricevo anche un regalo inaspettato, un cartello
dell’organizzazione indica che mancano “solo” 40 all’arrivo, il mio orologio ne
segnava 46, maledetti gps.
Si ricomincia salire, adesso ci sarà
la parte più dura della gara, tanto dislivello circa 3000 metri, due salite
cattive, ma mentre mi appresto ad entrare nel sentiero incontrò un papà con una
bimba tetraplegica, mi sorride mi incoraggia, bonne chance mi augura, mi
emoziono mi si inumidiscono gli occhi. Io che faccio tutto questo per passione
ma soprattutto per gioco mi sento piccolo dinnanzi alla loro fatica quotidiana
ai loro sacrifici. Mi riprometto che questa gara la devo finire, la voglio
dedicare a loro, al loro coraggio e allora vai, testa bassa e
spingere, ripide rampe finalmente scompare la vegetazione si scopre la roccia
si va in quota l’ Alta Savoia si mostra ed è bellissima, mi fermo cerco di
fissare nella mente queste immagini, saranno poi questi i ricordi che restano.
Si scende discesa impegnativa,
lunga, non riesco a far andare le gambe è veramente una sofferenza, ma i
kilometri passano il tempo anche capisco che oramai ci sono che adesso nulla mi
può fermare, il cielo si incendia di rosso, inizia a scendere la notte ma il
lago è li, lo vedo vorrei tuffarmi, ma devo solo pazientare, ci sono, ultimo
kilometro tra due ali di folla che applaude, i bimbi mi porgono il cinque sono
quasi le 22, è finita.
Bimba, papà questa è per voi
campioni.
Alberto Pandiani
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