Ancora tanta neve presente lungo il percorso, tanta da impedire anche quest'anno di effettuare il percorso completo passando anche lungo il sentiero TIVAN.
Ma il cambiamento di programma non ha sicuramente diminuito la bellezza e la durezza di questa gara fantastica.
Presenti al via i nostri soliti irriducibili:
Walter Bessega
Garbiele Gallo
Massimiliano Tebaldi
Massimo Marini
Walter causa una giornata "no" ha preferito dire stop in anticipo e lasciare la gara.
Gabriele conclude in 19ª posizione assoluta con un tempone di 7:17:15 "UN GRANDE"
Massimiliano anche se alle prese con un elemento non molto familiare, la neve, caparbio come al solito conclude la sua gara stanco ma molto soddisfatto!!!
Per quanto mi riguarda divertimento a mille, percorso di gara e giornata fantastica mi hanno consentito di migliorare il tempo dell'anno scorso.
Di seguito la cronaca della gara di Massimiliano:
DOLOMITI EXSTREME TRAIL 7 giugno 2014
Dolomite
Extreme trail 2°edizione. Una gara che mi ha lasciato un bel ricordo, un
percorso da 10° e lode , bellezza e durezza, 53 km in origine alla fine 55 km,
con cambio percorso che oramai sta diventato un classico, troppa neve per
venire giù dal Tivan, quindi si passa sotto e si guardano le cime con il naso all'insù.
Le
dolomiti , spettacolo che la natura ci offre , basta aver rispetto di queste
montagne , conservarle, esserne gelosi, proprio come gli abitanti del posto,
così orgogliosi di questi posti.
Si
preannuncia una gara di tutto rispetto, il
ricordo della fatica nella 1° edizione, oramai è sbiadito, sono qui per
rinnovarlo. Nottata passata a dormire in macchina, Io Massimo e Walter, tutti e
tre con questa strana passione . Una passione, che si rinnova ogni volta, che
ti fa fare nottatacce e alzatacce. Mi ritorna in mente quando in macchina ,
giusto un “paio d'anni fa”....., ci dormivo dopo una serata in discoteca, ora ci
dormo per gareggiare...però forse lo spirito, solo quello , si è ancora
conservato intatto....” o così mi piace credere...... ogni tanto è bene darsi
qualche “pacca sulla spalla”.....
Partenza
alle 5,30, corsa numerosa per essere un trail , corsa che purtroppo sta
risvegliando o avvicinando interessi...speriamo che non prenda questo “virus”,
il trail ancora oggi, è un mondo semplice, senza troppe luci e fanfare, bello
per questo.
Si
parte, partenza un po' variata in questa edizione.
Parto
con il mio ritmo, come sempre , solito obbiettivo arrivare e divertirsi.
Massimo mi scappa in avanti e con lui un'altro “amatorino di trail” Gabriele
Gallo, tutti e due alla fine faranno dei gran tempi con Gabriele che chiude in
16 posizione,..... Grandissimo!!!!
Primo
obbiettivo, 1° ristoro dopo 14 km, al passo Duran.
Sto
discretamente, nonostante il carico di km e nonostante un giro in montain bike
del Giovedì, non sono abituato alla bici e pago un leggero “pegno”, corro senza
troppe difficoltà.
Come
sempre mi guardo intorno, come sempre cerco di nutrirmi del paesaggio.
Si
corre in un rumore di respiri affannati e bastoncini che battono sul terreno in
maniera cadenzata.
La
strada si impenna , ci si scalda, comincia la giostra.
Tratti
con neve da passare , tratti piccoli e neve dura, un po' scivolosa, si continua
a spingere.
Arrivo
al passo Duran discretamente, piccolo stop e si riparte, si va verso ad uno dei
tratti più duri, il Grisetti. Il sole sta spuntando, un sole ancora fresco,
piacevole. Grisetti ci siamo, pendenza allucinante, qualcuno dice il 22%, non
so sia giusto o sbagliato, ma poco importa, tira e tira tanto. Una linea in
cielo.
Arranchi,
ti aiuti a salire con le mani, cerchi di trovare un ritmo, di non fermarti,
altrimenti la salita diventa un calvario. Siamo partiti da poco, siamo ancora
in forze.
In
alto la neve, salendo la neve...... attenzione. Arriviamo sopra e passiamo
sotto le cime , giriamo intorno. La neve è sempre presente, in alcuni tratti
insidiosa. Ora si scende, discesa come la salita, la pendenza è la stessa, e la
neve molto di più. Faccio difficoltà a stare in piedi. In ogni punto critico ,
volontari , tanti e sempre disponibili, un paese al servizio di una
corsa....Bravissimi.
Cerco
di scendere senza andare giù. In alcuni punti uso la tecnica “slittino”, senza
slittino però , con il culo a scivolare giù , fino a quando il cumulo di
neve in basso, ti ferma. Si fa
attenzione, almeno io la faccio. Sono prestato alla montagna , non ho una
grande esperienza, la sto vivendo ultimamente, la sto scoprendo, no ho ancora
una grande padronanza, la sto costruendo.
Discesa
ripida, neve alta , una corda ad aiutarci. Tento di scendere e attaccarmi ,
rubo con gli occhi la tecnica a chi è esperto più di me, corro con i talloni in
modo di frenare la mia corsa, ma le scarpe non tengono, mi ritrovo a terra una
ventina di volte, sbatto con la chiappa contro
un sasso, mi fa male, più di una
volta la gamba mi si incastra, rallento,
non arrivo primo comunque, è pericoloso, il mio obbiettivo è arrivare sano, uso
la tecnica dello slittino , mi attacco alla corda è giù di culo.
Arrivo
a pecol con un bruciore dietro alla coscia , mi da fastidio correre, mi guardo
sono a carne viva, la neve ha lasciato il segno, con i pantaloncini corti , la
neve sulla pelle a fatto danni. Corro
male, il pantaloncino si attacca alla ferita ,mi da fastidio, corro male.
Risaliamo
la pista da sci per arrivare sopra agli impianti di alleghe. La salita tira ma
e quasi tutta nel bosco, il sole oramai è spuntato con prepotenza e l'ombra ci
regala un po' di sollievo.
Sopra
il paesaggio è stupendo , ecco perché corro , ecco perché faccio queste gare,
mi do una risposta alle mie tante domande che mi hanno perseguitato in discesa
nella neve e nelle salite mozzafiato.
Le
dolomite Innevate , con le loro chiazze di verde e di roccia.
Un
sole che le fa risplendere,le esalta, sembra che si siano messe l'abito della
festa per noi concorrenti , stanno sfoggiando la loro bellezza con civetteria,
ti conquistano, ti rapiscono, ti appagano......Bello !!!!!!!
Ristoro
del 29 km, le gambe sono dure la neve ha fatto il suo effetto, la ferita
brucia, se penso troppo dico stop.....riparto. Prossimo obbiettivo passo
staulanza. Si va su e poi si riscende giù.
Salita
, si sale si sbuffa, le gambe e le caviglie sono sotto stress.
La
neve è ancora presente su qualche tratto.
Staulanza
, 37 km fatti , accoglienza ottima, con birra al ristoro, la guardo , mi tenta,
faccio l'indifferente e continuo.
Si
va verso il monte Punta, tristemente famoso come colpo di grazia, prima però si
risale e si riscende.
Un cartello ci avvisa che se vogliamo piangere
di farlo subito altrimenti non ci sarà più tempo, l'organizzazione oltre che
ottima è anche spiritosa.......
Discesa
verticale, dritta giù , una corda come aiuto. Mi aggrappo e vado giù
controllato , passaggio durissimo, soprattutto per i km che hai sulle gambe.
45km
ultimo ristoro, ci siamo Profumo di arrivo, riparto.
Solito
cartello prima dell'agonia Monte Punta, salita infernale, ancora più difficile
per la neve che ti
fa
scivolare. Testa bassa , corpo in tensione, muscoli chiamati tutti al servizio
della causa , si sale via un passo dopo
l'altro, si sale. Arrivo su sfatto. Sopra ,vista che ripaga di tutto il sudore
perso, spettacolo, giornata limpidissima, vista da ricordare. Ora si scende
ultimi 7-8 km di discesa , si corre verso l'arrivo verso l'arco, arrivo stra
cotto ma soddisfatto , gara dura e anche pericolosa per chi come me ancora non
da del tu alla montagna, ma bella , dura e bella, con la neve protagonista inattesa.....ora
solito premio, solita birra......alla prossima
Massimiliano Tebaldi
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