Di seguito il racconto della TCE vissuta dalla nostra Lisa Borzani:
TCE – La danza dei Colli
Tutto è pronto; preparo sulla sedia gli indumenti per domani mattina: body, tutù e scarpette rosa con la punta di gesso. Domani, su questi colli non si potrà correre, bisognerà danzare per rispettare la delicatezza di questi paesaggi, la poesia di questi profili quasi montani, per assecondare le musiche che questi sentieri riescono a suonare. La giornata è perfetta con un sole limpido che rende giustizia a questo percorso trail di una bellezza semplice ma disarmante. Oggi gioco in casa perchè i Colli Euganei mi hanno adottata da quasi un anno...sono diventati un po anche i nostri colli, miei e di Paolo. E' bellissimo vedere il nostro borgo di Villa di Teolo abitato da poche anime essere oggi così affollato di “ballerini” venuti a provare l'emozione di esibirsi su questo palco, sul nostro palco!
E' “la danza di casa” e io la sento tutta la tensione e l'emozione che ne derivano! Mannaggia a chi mi dà per favorita! Per fortuna l'amico Massimo mi dice “schisso i SABOTATORI interni soto e scarpe” e si premura di verificare che effettivamente siano appiccicati sotto le mie suole.
Ok, pronti, via, si aprono
le danze! Si sale subito verso le Terre Bianche con una musica dolce e armoniosa che asseconda i saliscendi sempre “morbidi”, mai bruschi..poi via verso il Pirio facendo qualche piroetta a braccetto con fiori, farfalle e aglio orsino (quanto!) che sprigiona il suo profumo
intenso..Il
ritmo diventa “andante/andante ma non troppo”
alla volta del Monte Venda che si fa corteggiare un bel po' prima di lasciarsi conquistare. La musica ora è decisamente “pop” e richiede anche delle “figure acrobatiche” per superare le rocce delle “Forche del Diavolo” (nome significativo) per scendere al Ponte del Riposo (...nome altrettanto significativo). Da qui in poi è “ROCK DURO”..via le scarpette, via il tutù...inizia la musica con la quale ti devi scatenare per
sprigionare tutti i quintali di energia necessari per arrivare al Monte della Madonna. Poi giù in picchiata alle Fiorine e ancora “ROCK DURO” per risalire il Monte Grande. STOP..ora si va di RAP scatenato in discesa provando il divertimento del sentiero tecnico che ti porta in bocca al GROPPETTO...che è meglio affrontare come un grande, unico salto che porta giù a Villa di Teolo...et voilà! Pliè, sorrisi e...APPLAUSI!!!!
Lisa
NELLA SEZIONE "I RACCONTI DELLE NOSTRE GARE" POTETE TROVARE TUTTE LE CRONACHE DELLE VARIE GARE EFFETTUATE DAGLI AMATORI DI TRAIL
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