giovedì 3 luglio 2014

15-6-2014 ALPAGO TRAIL



Domenica 15 giugno 2014 hanno partecipato all'ALPAGO TRAIL:

GALLO GABRIELE
GIRALDO GABRIELE
GIOVANNI LOCONSOLE
TEBALDI MASSIMILIANO
MASSIMO MARINI

La gara purtroppo ha subito una variazione sul percorso, infatti non è stato possibile salire al Monte Laste a al Monte Guslon in quanto la presenza di neve in quota è ancora molto abbondante.
La variazione sul porcorso ha reso la gara estremamente veloce con tratti molto corribili. Fortunatamente le temperature non erano elevate e quindi hanno agevolato sicuramente i ns trailer durante la gara.
Da segnalare l'ottimo 4° posto assoluto di Gabriele Gallo che ha chiuso la sua prestazione con il tempo di 07:09:13.

Di seguito riporto la bellissima crona della gara vissuta da Massimiliano:



Alpago Trail , un’altra avventura.
Ultimamente sto inanellando gare su gare con l’intento di buttare su chilometri e dislivello, ho in mente un’altra pazzia che vi racconterò quando sarà il momento, se tutto va per il verso giusto.
Trail Alpago , dai più descritto come gara dura per dislivello e clima. Si corre nei boschi dell’ Alpago , nel Cansiglio, si corre tra alberi che cercano la luce sempre più in alto, tra il profumo del bosco, il  colore verde muschio e il marrone del tappeto di foglie, si corre in un paesaggio che ricorda qualche film fantasy. Dopo una curva o uno strapetto ti aspetti sempre qualche figura mitologica che spunta dal nulla, che ti si piazza davanti, e tu, a tua volta, corri e scruti, ti guardi intorno, alla ricerca di qualche incontro fuori programma.
La giornata , come sempre , inizia presto, si parte alle tre da Mestre per arrivare in tempo a Puos d’Alpago,  partenza gara alle cinque. Giornata uggiosa con lieve pioggerellina. Sul posto il grande Giovanni e Duo “Gabrieli”….. Gallo e Giraldo.
Io sono “stanchetto”, il sabato con Massimo ci siamo sparati il grappa andata e ritorno e in più settimana di lavoro intensa che mi ha un po’ “sfiancato”…vediamo se il trail mi ricarica meglio di una duracel……Oggi siamo pochi intimi, 40 iscritti , “cena a lume di candela”.
Ore 5,00 inizia il viaggio, come sempre regime basso e via . Gambe dure e voglia latitante, fisico scialbo, ma sono qua per allenarmi più che per gareggiare e quindi cercheremo, come sempre, di portare a casa anche questa nuova avventura.
I miei compagni di merenda partono davanti e li lascio, è inutile spremere quello che non c’é…rischi solo di fare danni e di rimanere senza succo prima che la gara finisca. Primi cinque km in falso piano e poi strada che sale, non si impenna, ma sale. Si va nel bosco, si corre sotto la luce filtrata dagli alberi . Piove, ma fa caldo , il lago ci regala umidità e una leggera nebbia che avvolge le montagne  e il bosco ai piedi delle stesse. Arranco … ma vado.
Dopo pochi minuti, sono un lago di sudore, si preannuncia una giornata dura…..Si corre da soli , di tanto in tanto recuperi qualcuno o qualcuno ti supera , ma 40 persone in un tracciato di 65 km ….stanno belle larghe. Quindi niente intasamenti e ognuno corre con il suo ritmo. La prima salita si fa sentire , va su dolce ma dura nel tempo, prende quota, entra nel tuo fisico a poco a poco, ma con decisione. Sudo e soffro, cerco di bere e mangiare qualcosa per recuperare forze, poi lascio che il tempo lavori a mio favore, mi abituo , la domo , salgo.
Non  si arriva in vetta , le vette le vediamo da sotto, giriamo intorno. Il terreno non è dei migliori, c’è fango o radici bagnate. Radici bagnate , sinonimo di saponetta, corro con attenzione. Si gira intorno e si corre piegati, scomodi, nel prato . Si cerca di stare in piedi , di non finire a gambe all’aria, fino a quando la discesa va giù con decisione e tu la segui con la tua corsa affannata, la rispetti nei punti difficili , per poi domarla con le gambe dove puoi. Il vento in faccia è sempre una piacevole sensazione. Le ore passano , i chilometri non come vorrei, devo gestirmi. Il percorso è bello in alcuni punti , in altri lascia a desiderare, spesso si sale anche su asfalto, perdendo cosi i“punti” che si era conquistato nei passaggi nel bosco.
Il tema della giornata è questo: salite , discese e poi tratti che congiungo l’ultima discesa con la prossima salita dove , puoi liberare le gambe, ma mettere sotto torchio il tuo fisico. Al 40° km le gambe cominciano a lanciarmi messaggi, sono in rivolta seguite da tutto il corpo, la testa , si la testa…tiro fuori l’unica arma che ho ha disposizione…funziona.
Al 45° km mi ritrovo su una salita che qualche tempo fa mi ha fatto penare in bici , la salita che porta a Malga Mezzomiglio, non una grande salita, ma dopo 45/46 km tutto diventa “grande”.. La saluto a modo mio, ma non vi dico come. Mi aspettavo di arrivare in vetta alla montagna e invece  no , percorso tagliato si va proprio verso malga mezzo miglio, qui poco tempo fa……. ho mangiato e bevuto….nostalgia . Peccato , nessuna cima trovata in questa corsa, questo fa pendere la lancetta verso il segno negativo, mi aspettavo di più.
Ora solo discesa fino a quando non si arriva al lago, poi giro d’onore “in piano” attorno al lago stesso, di tanto in tanto lancio di qualche piccola imprecazione….il piano dopo una gara di trail è la parte peggiore…….e arrivo sotto l’arco in stati “pietosi” e  con la gola secca……una birra per favore….alla prossima

Massimiliano Tebaldi

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