Sicuramente molti di noi hanno condiviso un pezzo di strada con Marcello che masticava indifferentemente asfalto e sentiero, sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa "voglia". Io l' ho conosciuto durante una maratona, una delle tante nelle quali lui faceva il pacer delle 3 ore...poi l' ho ritrovato altre mille volte...sempre di corsa. Marcello: potente, entusiasta, forte, energico, generoso, macchina da guerra o meglio macchina di VITA. Marcello e la fatica: un mediano dello sport, un "sano" contadino dell' attività fisica che zappa senza sosta per il gusto di ciò che coltiva più che per il raccolto che ne trarrà. Marcello e il suo sguardo: pulito, sincero, diretto, specchio di un animo coraggioso affamato di lealtà. Marcello e la sua bici: una Graziella sgangherata che aveva il compito prezioso di portarlo al luogo della gara e riportarlo poi a casa...esempio concreto del suo vivere spartano ma estremamente arricchente. Marcello e il suo chiamarti per nome: con lui non ti sentivi mai un "anonimo" , ti faceva sentire suo amico, ti pareva di conoscerlo da sempre. Io l' ho conosciuto così. E cosi Ti ricordero', Marcello.
Lisa Borzani
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