Ieri hanno partecipato alla Misurina Sky Marathon Massimiliano Tebaldi e Michele Simion.
Mentre Alberto Pandiani ha partecipato alla Cadini Sky Race
Gare fantastiche su un percorso che tocca Montagne tra le più belle delle Dolomiti.... le Tre Cime di Lavaredo, coronate da una giornata limpida e soleggiata.
Così Alberto descrive la Sua Giornata:
Ciao Massimo,
anche io ieri ero a Misurina per la Sky Race, lo scorso hanno avevo fatto la maratona ed ero rimasto entusiasta credo sia lo scenario in assoluto più bello per correre, quest’anno avevo deciso di fare poca fatica ma non volevo perdermi le salite sui Cadini , quattro forcelle una di seguito all’altra spettacolari tecniche, corde, scale, discese dove puoi mollare le gambe e in cima grazie ad una giornata fantastica una spettacolo da restare incantati alla fine una bella volata su Misurina una birra e via contento di questa giornata di sport.
Massimiliano invece, come sempre, ci racconta la Sua gara:
Misurina Sky marathon
Una
gara immersa nelle bellezze delle
dolomiti.
Una
giornata perfetta, freddina di mattina ma che a poco a poco si riscalda
rispettando i tempi di corsa,
regalandoti una giornata limpida che mette in risalto scorci da cartolina incantata.
Il
percorso si fa amare subito, giro intorno al lago e poi sale, sale in alto a
cercare qualche cengia che ti fa ammirare le cime da vicino e le valli
dall'alto.
Le
discese sono tecniche, difficili, invitanti. Ti viene voglia di lanciarti giù a
capofitto..... ma in tutto questo il tuo corpo arranca, fa fatica, è in difficoltà.
La
testa allora si interroga....... perchè??!! Perchè sono qua, perchè mi sono
iscritto all'ultimo giro di lancette per essere qui?? Perchè non mi sono
ascoltato??
Cosa fa cliccare in maniera compulsiva il mio dito
sul pulsante iscriviti? E' l'amore per la montagna o il cannibalismo da gara?
Cosa
vince in me: la montagna, con le sue bellezze, con le sue fatiche, con le sue
pendenze, oppure è solo la voglia di mettere un'altra tacca nella bacheca
personale.
Una
domanda che ha accompagnato il mio breve viaggio, mentre le salite litigavano
con le mie gambe e le discese mettevano a dura prova il mio equilibrio. Eppure
è quello che voglio, c'è tutto per passare una buona giornata di sport, ma non
mi sento a mio agio, non mi sento
appagato la mia testa salta fa cilecca,
la mia schiena ricomincia a lanciarmi maledizioni, il mio corpo rifiuta quello
che nutrono i miei occhi.
Poco
tempo fa, ho letto un articolo riguardante le polemiche post tor, dove la
domanda principale era... chi fa il tor lo fa per amore o solo per dire l'ho
fatto?? Un po' come per un maratoneta dell'ultimo ora che mette come obbiettivo
la maratona di New York. Perchè se no corri li non sei un maratoneta, non sei
nessuno, non ti puoi far ricordare.
Probabile
che la motivazione va cercata in tutte e due le domande: per fare il tor devi
avere un forte ego e un forte amore per la montagna, devi saper metterti in
discussione e amare le grandi sfide.
Devi
essere pronto a soffrire, allenare la testa a non mollare, devi andare oltre, chi
no lo sa fare è destinato a fallire. Il pericolo in tutto questo è far sembrare
tutto facile, dove di facile non c'è nulla e dove i miracoli non succedono, ce
solo allenamento e convinzione nessuna ricetta pre confezionata da rubare..... la
montagna non ti regala nulla....
Allora
alzando gli occhi, ammirando quello intorno a me mi sono domandato: questa mia
compulsione da gara non è che mi allontana
da questo spettacolo, non è che tutto si tramuti in noia , indigestione? Non
corro il rischio che quelle cime, quelle discese, quelle vallate non mi
trasmettano più nulla? Non sto facendo lo stesso sbaglio del marartoneta
dell'ultima ora?
No
la montagna non merita questo.... al 25 km
ho accontentato la mia schiena, ho rispettato il mio pensiero e soprattutto
o reso omaggio a lei …. la montagna..... non merita di essere vissuta contro
voglia.....va amata e rispettata, troppo bella per essere routine.... la mia corsa finisce al rifugio
Auronzo….. il mio pettorale viene messo via... una birra accompagna il mio
sguardo verso l'alto, ho fatto la cosa giusta.... alla prossima
Massimiliano Tebaldi
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