Maremontana 24-03-2013
Mai e poi mai avrei voluto scriverti due righe su un evento sportivo dall'epilogo cosi' tragico.
Solo stamane, ieri non ne avevamo avuto sentore, ho saputo che un concorrente sul percorso lungo, quello a cui partecipavo anche io, e' deceduto a causa di ipotermia. E' inutile, in questi casi, la "dietrologia" quello che resta e' lo stupore per una morte "assurda" durante un'attivita' che avrebbe dovuto dare gioia e felicita'.
Mai e poi mai avrei voluto scriverti due righe su un evento sportivo dall'epilogo cosi' tragico.
Solo stamane, ieri non ne avevamo avuto sentore, ho saputo che un concorrente sul percorso lungo, quello a cui partecipavo anche io, e' deceduto a causa di ipotermia. E' inutile, in questi casi, la "dietrologia" quello che resta e' lo stupore per una morte "assurda" durante un'attivita' che avrebbe dovuto dare gioia e felicita'.
Io, mi considero, un fortunato, miracolato,
perche' al ristoro del km 25, dopo aver
visto tanti concorrenti, ben piu' esperti di me, che si ritiravano e' scattata
la decisione di fermarmi.
La
prima volta in assoluto, ma mi sono
fermato e devo dire, con il famoso senno del poi, che si e' rivelata la
scelta giusta.
Non mi considero bravo, intelligente, previdente, mi considero, ripeto, fortunato, miracolato.
Non mi considero bravo, intelligente, previdente, mi considero, ripeto, fortunato, miracolato.
Adesso mi fermo qui assorto nelle mie
riflessioni su questa tragica conclusione di un evento che avrebbe dovuto dare
solo gioia e invece ha gettato nello sgomento e nello sconforto i familiari
dello scomparso ed il movimento trail che, sicuramente, dovra' interrogarsi
bene su questi fatti per fare in modo che in futuro non debbano accadere piu'.
Paolo Pajaro
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